Etnol. - Antica tribù, nucleo ormai scomparso dei
Chibcha (o Cibcia), che molto prima dell'avvento dei
conquistadores
spagnoli invasero le regioni della Colombia e dell'Ecuador, nell'America
meridionale, dove si mischiarono con i selvaggi Barbacoa fino a stabilire le
loro sedi definitive nella zona andina. Secondo fonti, risalenti però
soltanto alla metà del XVII sec. e quindi da considerare come notizie
tardive, i
C. (detti anche
Caraque) avrebbero fondato un potente
impero, quello degli Sciri, che invano gli Incas avrebbero cercato di
sottomettere. Organizzati da un'indomabile aristocrazia di guerrieri, i
C. costituirono certamente una poderosa confederazione militare, retta in
forma monarchica; pare che questi guerrieri fossero abilissimi negli assedi e
ottimi costruttori di fortificazioni. I
C. celebravano il culto del Sole
al quale eressero grandiosi templi; praticavano la poligamia e l'eredità
patrilineare; allevavano il lama ed erano dediti, fra una guerra e l'altra,
all'agricoltura. Sembra anche che nei tempi più lontani parlassero uno
dei dialetti Chibcha che sarebbe poi stato sostituito dalla lingua quechua.
Varie notizie su questo popolo furono raccolte dal missionario spagnolo Padre
Velasco.