Veter. - Malattia che colpisce gli equini, i bovini, gli
ovini e, più raramente, anche i cani. Si manifesta con un'alterazione
della motilità o, in genere, dell'apparato sensorio per cui l'animale
colpito si dimostra svogliato, irregolare nei movimenti; il
c. dà
anche febbre. È provocato di norma da un tumore che comprime il cervello
o da idrocefalia, cioè accumulo di siero nella cavità cranica.
Nella pecora, invece, è facilmente causato dalla presenza nell'intestino
del cisticerco della tenia
Multiceps multiceps. In ogni caso l'esito
è quasi sempre mortale.