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Capitale.

Relativo al capo e quindi della massima importanza o gravità. ║ La città principale di uno Stato sede degli organi di governo. ║ Ricchezza, patrimonio individuale. L'insieme dei beni o delle rendite disponibili. • Paleogr. - Scrittura c.: scrittura in lettere maiuscole usata dai Romani nelle epigrafi. È attestata nelle iscrizioni su pietra, su bronzo e, successivamente, sui manoscritti; nel IV sec., dalla c. corsiva derivò la scrittura corsiva moderna. • Teol. - Peccati c.: i sette vizi più gravi causa della morte spirituale: superbia, avarizia, lussuria, invidia, gola, accidia e ira. • Econ. pol. - Si definisce c. ogni bene prodotto destinato non al consumo ma ad altri processi produttivi; in relazione all'economia nazionale, nel c. vengono quindi inclusi tutti i beni materiali, tesi alla produzione del reddito reale di una Nazione; si parla allora di c. fondiario in rapporto ai beni naturali, come, ad esempio, il terreno, di c. mobiliare in riferimento ai beni artificiali, come le macchine, gli edifici, ecc. e di c. personale costituito, secondo Marshall, dalle energie e dalle facoltà volte a rendere le persone industrialmente produttive. Altre distinzioni definiscono il c. immobiliare, che include tutti i beni immobili, esclusi i fondiari, quello commerciale, che è la parte di ricchezza adoperata nel commercio o nell'industria per conseguire un reddito sotto forma di danaro; si parla, inoltre, di c. fisso, quando la sua utilità è parzialmente sacrificata in ogni singola produzione (macchine, animali, strumenti tecnici) e di c. circolante, quando la sua utilità è totalmente sacrificata in ogni singola produzione (materie prime e sussidiarie). Loria distingue, infine, fra c. tecnico e c. salari. II primo, che Marx chiama costante, è rappresentato da materie prime e sussidiarie, strumenti tecnici, edifici, ecc. mentre il c. variabile, secondo Marx, è quello destinato al pagamento dei salariati. ║ C. netto: il c. dell'azienda, calcolato dopo aver sottratto le eventuali passività nei confronti di terzi, esclusi gli azionisti. ║ C. di rischio: c. fornito alle imprese da investitori esterni, utilizzato per affari che presentano un certo grado di rischio. Solitamente gli investitori sono le Banche d'affari o le Società di collocamento.