Zool. - Nome italiano di alcune specie di uccelli del genere
Acrocephalus, sottofamiglia dei silvidi, famiglia dei Muscicapidi. La
specie più nota è l'
Acrocephalus scirpaceus, lunga 13 cm,
dal piumaggio colorato in toni varianti dal bruno al giallo al bianco sporco;
intorno agli occhi ha un cerchio biancastro. Vive preferibilmente nei canneti
(da cui il nome) dove costruisce il nido.
A. arundinaceus è una
specie di maggiori dimensioni (fino a 19 cm di lunghezza), ha il piumaggio
simile a quello dello
scirpaeus e, come quello, è uccello
migratore. Tipico è il canto del maschio mentre la femmina cova. La
c. verdognola (
Acrocephalus palustris) si distingue dalle altre
due per il piumaggio tendente al color oliva; le zampe sono rossicce. Anche
questo è un uccello estivo che arriva dai quartieri invernali agli inizi
di maggio. Al canneto preferisce le fitte macchie lungo le rive dei fiumi o
degli stagni ma spesso si stabilisce anche nei campi di biade; il nido, a forma
di cestello, viene appeso alle canne del frumento o ai giunchi. ║ Nome
comune dell'anguilla quando dalla fase di "cieca" si trasforma in una vera e
propria anguilla, assumendo una caratteristica pigmentazione. Durante questa
fase, la
c. si inoltra nelle acque dolci, nei corsi d'acqua, nei fossi,
negli stagni, superando qualsiasi ostacolo, cascate comprese, o attraversando
addirittura zone di terreno asciutto nella sua incontenibile azione di risalita
delle acque interne che viene detta "montata". La
c., quindi, rappresenta
la terza metamorfosi dopo la fase di leptocefalo e quella di cieca. Il nome
c. deriva dal fatto che durante questo periodo l'anguilla, ancora di
modestissime dimensioni, ma già riconoscibile perfettamente per le sue
forme, predilige le canne che crescono presso le rive dei corsi d'acqua. Dal
momento della sua trasformazione da cieca in
c., l'anguilla inizia lo
sviluppo definitivo che dovrà portarla all'ultima metamorfosi, quella in
cui viene detta anguilla gialla per il colore del suo ventre.