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Cane.

Zool. - Mammifero della famiglia dei Canidi, genere dei carnivori. La morfologia del c. presenta una grande varietà; le caratteristiche principali sono: testa allungata, lingua liscia, zampe posteriori lievemente più lunghe delle anteriori, pupilla rotonda, vista, odorato e udito acutissimi. Non è facile stabilire l'origine del c. ma sembra molto probabile una sua derivazione da un incrocio di lupi, sciacalli e altri canidi. Il suo addomesticamento è di origini antichissime. Per i cacciatori del Paleolitico, il c. era un compagno indispensabile, in grado di segnalare la presenza della selvaggina e di inseguirla nei più remoti pertugi. Da gregario a compagno, il c. non ha mai smesso di accompagnare l'uomo nelle più svariate circostanze. La vita media di un c. si aggira attorno ai dieci-dodici anni. Tra le malattie più frequenti, la peggiore è la rabbia che colpisce anche il lupo. Questa malattia si sviluppa spontaneamente o per contagio ma, oggi, è stata quasi completamente debellata ed è facilmente evitabile vaccinando il c. da cucciolo. I sintomi più caratteristici, sul principio, sono la diminuita vitalità e l'inappetenza. L'animale ha gli occhi infiammati e brillanti; la luce lo molesta; una sete ardente lo tormenta senza che si preoccupi di soddisfarla a causa dei grandi dolori che gli provoca l'inghiottire. Uno dei segnali più evidenti della rabbia è il mutamento improvviso dell'indole del c.: diviene indocile, rabbioso e straordinariamente aggressivo. Oltre alla rabbia, le malattie più tipiche del c. sono il cimurro, la leptospirosi e l'epatite. La gestazione della cagna dura 63 giorni, press'a poco come quella della lupa. I piccoli, il numero dei quali varia da sei a dodici, nascono con gli occhi chiusi e non li aprono che verso il decimo giorno. All'età di due anni hanno finito di crescere. L'olfatto sviluppatissimo e la vista acuta hanno reso il c. un cacciatore eccezionale. I c. da caccia formano due categorie: i c. da corsa e i c. da ferma. I primi tengono dietro rapidamente a una traccia abbaiando e non si fermano, se non quando hanno presa o perduta la selvaggina. I secondi seguono in silenzio le tracce della selvaggina e si fermano solo quando avvertono vicina la presenza della preda; allora si dice che postano. Certi c. da ferma si posano sul ventre aspettando il cacciatore; altri rimangono immobili e fissi con la zampa alta e le narici dilatate. Fra i c. da corsa bisogna menzionare il veltro o levriere, i c. di Saintomange e del Poitou, i c. inglesi, i bassotti o segugi, dalle zampe corte e storte. Si devono aggiungere poi l'alano, il mastino e il grifone per cacciare la grossa selvaggina. I tipi principali di c. da ferma sono il bracco, lo spagnolo e il barboncino, che hanno prodotto coi loro incroci moltissime varietà. L'addestramento dei c. da caccia esige cure molto diligenti che cominciano dall'età di quattro o cinque mesi. L'addomesticamento del c. ha comportato infinite variazioni sul suo aspetto e sulle sue abitudini; è dunque difficile classificare in un piccolo numero di gruppi omogenei tutte le razze e sottorazze che esistono oggi. Cuvier e Desmarets hanno diviso tutte le varietà di c. in mastini, spagnoli e alani. Le più grandi specie di c. si trovano fra i mastini. Citeremo il mastino comune, il danese grosso, il danese macchiettato, il piccolo danese, le differenti varietà di veltri, il c. da pastore, il c. di monte, il c. San Bernardo. Gli spagnoli comprendono il c. lupo, il c. della Cina, il c. degli Eschimesi, il c. della Siberia: questi ultimi due sono adoperati nel loro Paese nativo per tirare slitte sulla neve molto velocemente; non bisogna poi dimenticare gli spagnoli, chiamati francesi e inglesi, il piccolo spagnolo, da cui derivano numerosi c. da salotto tra cui: il piramo, il cocker, il King's Charles, il bleinkeim, il bischon, il piccolo grifone, il cagnolino bianco di Cuba o dell'Avana, il c. leone. Vengono poi i bassotti (in francese basset) dalle gambe diritte e dalle gambe storte, il bassotto di San Domingo, adoperato con buon successo contro i topi che infestano le Antille; il barbone, dalla provata fedeltà e intelligenza, il piccolo barbone, il grifone, il c. di Terranova, i c. da corsa, inglesi e francesi, il segugio, il bracco. Fra gli alani ricordiamo l'alano grosso o mastiff degli Inglesi, molto coraggioso, robustissimo e atto al combattimento, l'alano del Tibet, dalle caratteristiche molto simili al precedente, il botolo, il carlino, il molosso, il bull-dog degli Inglesi, il terrier e il bull-terrier; a questi si aggiungono l'alano inglese, meticcio del mastino e del grosso alano, il roquet, il c. turco, notevolissimo per la sua pelle del tutto nuda, originario dell'America; fu scoperto da Colombo nelle Antille, nel 1492, e soltanto dopo passò nell'Europa orientale e in Africa; buon ultimo il c. di strada, l'esito degli svariatissimi incroci prodotti dal caso. In questo lungo elenco abbiamo volutamente dimenticato alcune razze di c. che vivono interamente selvatiche, semi-selvatiche, semi-domestiche, nelle varie zone della terra; si è infatti generalmente d'accordo nel considerarle come originate da esemplari ritornati alla vita selvatica dopo essere state addomesticate. Per la statura, il coraggio e la forza, queste razze possono essere fatte rientrare nel gruppo dei mastini. Sono il dingo o c. della Nuova Olanda, pericolosissimo per gli animali domestici, il dhole o c. delle Indie orientali, che insegue daini e gazzelle e, in branco, non teme di entrare in lotta con leoni e tigri, il c. di Sumatra, il c. del Capo di Buona Speranza e, infine, il c. gracchiolo, che vive in piccoli branchi nella Guyana e si nutre esclusivamente di granchi e di gamberi. ║ C. nudo: c. di compagnia di cui si conoscono varie sottorazze o varietà. Si tratta di un c. a pelle nuda, cioè con totale assenza di peli sul corpo, di altezza compresa fra i 25 e i 40 cm (piccola mole) con peso variante tra i 4 e i 9 kg. Il suo colore presenta diverse sfumature di grigio e, più raramente, può anche essere rosa a macchie scure. Probabilmente è di origine africana ma rimangono dei dubbi in quanto si conoscono alcuni esemplari provenienti dalle Antille, dal Messico, dal Guatemala. Pare che Cristoforo Colombo ne abbia visti, durante il suo secondo viaggio, nell'isola di Hispaniola. Sono anche chiamati "levrieretti d'Africa", "c. cinesi" o "c. di Nubia". • Dir. - I c. sono tenuti per legge a portare un collare fisso recante il nome, cognome e indirizzo del proprietario e una placca o una medaglia, attestante l'avvenuto pagamento della tassa comunale. Le norme specifiche sul possesso dei c. in Italia sono contenute nei regolamenti di polizia urbana e rurale. Tra gli articoli contemplati vi è quello per cui tutti i c. devono essere denunciati al relativo ufficio comunale. Inoltre i c. devono essere muniti di guinzaglio e/o di museruola per circolare nelle zone abitate. Per i c. randagi o abbandonati sono previste l'accalappiagione e la soppressione. I proprietari di c. sono soggetti alle norme penali e civili relative al maltrattamento di animali e alla responsabilità per danni e sono tenuti al pagamento di una tassa comunale che varia a seconda si tratti di un c. di lusso, da caccia o altro. Sono esenti da imposta i c. guida per i ciechi, i c. poliziotto in dotazione alle forze dell'ordine e dell'esercito, i lattanti e quelli di passaggio sul territorio nazionale.
Alano arlecchino

Un dobermann

Cane di razza Pointer "Air King Paco"

Esemplare di Schnauzer nano

Esemplare di Rottweiler


PRINCIPALI RAZZE CANINE RICONOSCIUTE
Cani da pastore, guardia, difesa e utilità
Airedale Terrier
Alano tedesco
Bobtail
Border Collie
Bovaro del Bernese
Bovaro delle Fiandre
Boxer
Bulldog
Bullmastiff
Bull Terrier
Cane dei Pirenei
Dobermann
Dogue de Bordeaux
Komondor
Kuvazs
Leonberger
Mastiff
Mastino napoletano
Pastore belga
Pastore bergamasco
Pastore della Brie
Pastore della Beauce
Pastore maremmano abruzzese
Pastore scozzese
Pastore tedesco
Puli
Rottweiler
San Bernardo
Schnauzer
Staffordshire Bull Terrier
Terranova

Cani da slitta
Akita inu
Alaskan Malamute
Samoiedo
Siberian Husky

Cani da caccia
Basenji
Bassethound
Bassotto tedesco
Beagle
Bloodhound
Bracco italiano
Bracco tedesco
Bracco francese
Cirneco dell'Etna
Cocker Spaniel
Epagneul Breton
Golden Retrevier
Labrador Retrevier
Petit Bleu de Gascogne
Pointer
Rhodesian Ridgeback
Segugio italiano
Setter
Spinone italiano
Springer Spaniel
Vizsla
Weimaraner

Levrieri
Afghano
Borzoi
Greyhound
Irish Wolfhound
Piccolo levriero italiano
Saluki
Sloughi
Whippet

Cani da compagnia
Barbone
Bichon a poil frisé
Bolognese
Bouledogue francese
Cane nudo peruviano
Carlino
Chihuahua
Chow-chow
Fox Terrier
Dalmata
Maltese
Pechinese
Scottish Terrier
Shih Tzu
Shar-pei
Volpino italiano
Volpino di Pomerania
West Highland White Terrier
Yorkshire Terrier

"Allevamento e malattie del cane" di Vittorio Barbieri