Med. - Fattore in grado di provocare il cancro. Si conoscono
diversi agenti
c.; tra i più diffusi segnaliamo quelli
chimici, in grado di originare l'insorgere della malattia sia sugli
organi direttamente contagiati che su altri, indipendentemente dalla via
d'ingresso. Vengono generalmente divisi in tre gruppi: idrocarburi e derivati
eterociclici (antracene, creisene, benzopirene, ecc.); nitroso-ammine e agenti
alchilanti; nitrocomposti e ammine aromatiche (anilina, toluoidina, benzidina,
ecc.). A questi si aggiungono gli uretani, il berillio, l'arsenico, il
tetracloruro di ammonio. La malattia da essi provocata può sussistere
allo stato latente per periodi di tempo molto lunghi e, talora, in maniera
asintomatica. Agenti
c. fisici sono considerati, tra gli altri, alcuni
tipi di radiazioni, variazioni di temperatura e certe sollecitazioni di natura
meccanica. Tra le prime, quelle più pericolose sono i raggi X, causa del
cancro della pelle e del cancro delle ossa, e le radiazioni gamma, alle quali si
attribuisce l'insorgenza della leucemia. Un terzo tipo di agente
c.
è rappresentato dai
virus; in molti animali, infatti, sono stati
scoperti tumori di natura virale (leucemia del ratto, fibroma del coniglio,
ecc.). Molti agenti
c. sono collegati all'ispirazione di gas di scarico e
di smog in generale, al fumo e a difetti dell'impianto di riscaldamento; altri
si trovano in sostanze alimentari sotto forma di conservanti o di coloranti.