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Campo.

Archeol. - Termine usato spesso nei nomi toponomastici inglesi per indicare fossati o recinzioni difese da argini costruiti dall'età neolitica all'età del ferro e anche nel periodo dell'occupazione romana. Sono, per esempio, così chiamati i c. a strade rialzate, le stazioni fortificate su alture e i c. di urne. I c. a strade rialzate, attribuibili al neolitico sud-britannico, furono generalmente costruiti sulla cima di una collina; questa è circondata da una serie di fossati concentrici con terrapieni interni. Solide strade rialzate interrompono l'andamento dei fossati stessi, per lo più in numero non superiore a quattro. Depositi di ossa di animali, di rifiuti domestici, di ceramiche stanno a documentare che i c. furono abitati durante l'intero periodo neolitico. Secondo alcune teorie di archeologi pare che i c. fossero luoghi di raccolta usati a intervalli di tempo dalle popolazioni di una vasta area e ricorderebbero gli spiazzi destinati alle fiere o alle adunate del Medioevo. Tipici c. a strade rialzate sono quelli di Hembury e di Windmill Hill. Questi c. differiscono notevolmente da quelli a stazioni fortificate su altura rappresentati da cime di colline contornate da uno o più bastioni di pietra o di terra battuta protetti esternamente, da fossati. All'interno dei bastioni si trovano anche case e altre costruzioni. Sembra che questi c. fossero residenze reali o, in certi casi, delle vere e proprie città fortificate. Alcune di queste costruzioni, mancanti all'interno di edifici, furono forse rifugi nei quali riparava la gente delle zone circostanti in caso di pericolo. Questo tipo di c. trova riscontro anche in altre regioni d'Europa, oltre che in Gran Bretagna e in Irlanda. C. di urne sono invece delle necropoli con tombe a cremazione individuali: le ceneri dei defunti sono conservate in urne funerarie o in vasi di ceramica e quindi interrati.