Nome comune del
Camelus bactrianus, mammifero
appartenente alla famiglia dei Camelidi, sottordine dei tilopodi, ordine degli
artiodattili. È originario della Mongolia e del Turkestan cinese,
attualmente presente allo stato selvaggio solo in una piccola zona del deserto
di Gobi. Reso domestico, è stato importato in tempi lontanissimi anche
nell'Africa sud-occidentale, in Asia minore, nel Sud-Europa e, più
recentemente, anche in Australia. Il
c. è lungo dai 2,50 m ai 2,70
m; è alto alla spalla 230-250 cm e ha una coda lunga 60-70 cm. Il
mantello, di color marrone scuro, è lungo e ricco: presenta criniere in
corrispondenza della parte superiore e di quella inferiore del collo. Peli molto
lunghi appaiono anche sul capo, sulla parte anteriore delle gambe e sulle gobbe.
A differenza del "dromedario" presenta, nella regione dorsale, due gobbe. La
femmina partorisce un piccolo dopo una gestazione di 12-13 mesi durante i quali
- nel caso di
c. selvatici - si allontana dal branco. Anche la femmina
addomesticata, comunque, cerca di allontanarsi poco prima del parto. Alla
nascita, il piccolo è alto circa un metro e ha già il pelo
foltissimo. Per circa due anni il piccolo trotterella a fianco della madre e
alla fine del terzo anno raggiunge lo stato adulto, ma non esprimerà il
pieno delle sue forze che nel settimo anno di vita. Tipiche di questo animale
sono le callosità che presenta in varie parti del corpo (gomito, polso,
petto, ginocchia); caratteristico è pure - come in tutti i camelidi - lo
stomaco tripartito (manca dell'omaso) che è provvisto di celle acquifere
atte a conservare l'acqua ricavata dagli alimenti. Nella parte alta della nuca
si notano due masse globose formate dalle ghiandole occipitali. Altra
caratteristica, comune anche agli altri animali della stessa famiglia,
l'ossificazione del diaframma. Secondo le credenze dei figli del deserto, Allah,
quando creò l'uomo, conservò due pezzetti di argilla con i quali
formò il
c. e la palma da dattero. Ciò sta a significare
l'enorme importanza che ha il
c. per la vita dell'uomo costretto a
viaggiare, da secoli, nel deserto sotto il sole più cocente e nelle
tempeste di sabbia. I
c. hanno un carattere piuttosto scontroso,
specialmente quelli selvatici che, nella stagione degli amori, si impegnano in
combattimenti feroci per la conquista delle femmine. Da recenti stime risulta
che attualmente vivono circa due milioni di
c. addomesticati e circa 500
capi selvatici.
Un cammello