Città della Sicilia, capoluogo della provincia
omonima, situata a 568 m s/m., su un colle ai piedi del monte San Giuliano.
62.708 ab. CAP 93100. • Econ. - Mercato dei
prodotti agricoli (cereali, mandorle) e centro minerario (zolfo, sali
potassici), è sede di industrie alimentari e dei materiali da
costruzione. Altre risorse sono l'artigianato e il turismo.
• St. - Di antica origine, si sviluppò in
epoca romana. Conquistata dai Saraceni nel IX sec. assunse la denominazione di
Qal' at Nissa, ossia castello di Nissa. Nel 1086 passò sotto i
Normanni e dal 1407 fino all'inizio del XIX sec. fu feudo dei Moncada. Nel 1812,
soppresso il diritto di feudalità, passò dotto il dominio diretto
dei Borboni, per essere infine unita al Regno d'Italia nel 1860.
• Arte - L'abitato conserva alcune testimonianze
di epoca medioevale tra cui il ricco portale della chiesa di Santa Maria degli
Angeli e la badia romanica di Santo Spirito (XII sec.). Tra gli altri monumenti
vanno ricordati il duomo di Santa Maria la Nova (XVI-XVII secc.), Sant'Agata
(1605) e il palazzo dei Moncada, feudatari del luogo dal 1407. ║
Provincia di C. (2.128 kmq; 283.433 ab.): si estende dal centro
dell'isola fino al Golfo di Gela ed è limitata dalle province di
Agrigento, Palermo, Enna, Catania, Ragusa. Il territorio si presenta arido e
privo di vegetazione nella zona dell'altopiano zolfifero, mentre diviene fertile
e verdeggiante nella sezione occupata dalla pianura alluvionale del Gela. I
corsi d'acqua (Salso, Gela, affluenti del Platani) sono a regime torrentizio con
magre molto accentuate nei periodi estivi. Le principali risorse economiche
della zona sono l'agricoltura (cereali, olivi, vite, mandorlo), l'estrazione del
petrolio, l'industria (petrolchimica, alimentare, conserviera, edile, dei
materiali da costruzioni, estrattiva, dei sali potassici).