(dall'arabo
khalīfa:
successore, vicario). Capo supremo della comunità islamica. I suoi poteri
erano quelli di un monarca assoluto, con limitazioni nel campo legislativo, ove
l'interpretazione dei testi sacri era riservata ai dottori in scienze religiose.
I primi
c. furono eletti da parte dei maggiorenti della comunità.
Essi furono Abū Bakr (632-634), Omar
(634-644), Othmān (644-656) e Alī (656-661). Con Muāwiyya
(661-680), fondatore della dinastia omayyade, il califfato divenne ereditario e
tale rimase con la dinastia degli Abbasidi fino al 1258.