Festa popolare molto antica con la quale si celebrava il
risveglio della natura. Era molto cara ai pagani che con essa intendevano
propiziarsi le divinità preposte alle attività agrarie
affinché rendessero fertili i campi, gli animali e gli uomini. Col tempo
la festa perse il suo carattere propiziatorio e si trasformò in
avvenimento folcloristico. In particolare a Firenze si usava "piantare il maio",
ovvero attaccare un ramo verde davanti alla casa della fanciulla cui si
intendeva rendere omaggio; il ramo poteva altresì essere appeso al centro
di una piazza da parte di due giovani intorno ai quali veniva poi recitato un
dramma corredato da danze.