Stats Tweet

Calco.

Impronta di un rilievo ricavato in cera, argilla o gesso. ║ Copia di un disegno ottenuta tramite questa procedura. ║ Nelle arti grafiche, impronta di una matrice di stampa che serve a ricavarne una copia mediante vari procedimenti. ║ Unità monetaria bronzea in uso presso gli antichi greci. • Ling. - Forma particolare di prestito da altre lingue, come l'italiano grattacielo che è un c. dall'americano sky-scraper. Può essere di natura semantica o sintattica. • Arte - L'uso di calcare è attribuito nell'antichità allo scultore Lisistrato. Giovenale dice che i ritratti in gesso di Crisippo erano diffusi dappertutto. Del resto abbiamo testimonianza della scultura greca classica solo attraverso i c. realizzati in epoca romana. Forme in stucco di età imperiale sono state trovate a Saqqara e a Menfi. Nel Medioevo la pratica del c. non si perdette del tutto, ma continuò anzi ad affinarsi con il procedere della tecnica. Nel XV sec. la pratica del c. ebbe largo impiego per la riproduzione economica di opere d'arte. Accanto a notevoli limitazioni (parziale deformazione degli originali, ecc.), l'uso dei c. continua ad assicurare un grande servizio, consentendo immediati confronti tra opere lontane, oltre a essere un fondamentale strumento didattico nelle Accademie. Fra le grandi collezioni di c. merita particolare menzione quella del Musée des monuments français a Parigi, importante per l'arte medioevale e moderna, soprattutto francese. Notevole pure il Museo dei gessi (gipsoteca) a Roma. • Geol. - Struttura sedimentaria esterna che si ritrova sulla faccia inferiore dello stato immediatamente sovrastante quello al quale appartiene l'impronta vera e propria.