(dal bizantino:
kalataphéin, di origine
araba). Complesso delle operazioni atte a calafatare le navi, cioè a
saldare, a impeciare i bastimenti. Il
c. si esegue con stoppa compressa e
impeciata nelle commessure del fasciame esterno, allo scopo di impedire ogni
infiltrazione d'acqua. Molto in uso un tempo, nelle navi in legno, esso è
oggi poco frequente, essendo più utile e indispensabile il
c. in
ferro, eseguito con utensili simili a scalpelli che comprimono i lembi delle
giunture delle lamiere. La costruzione degli scafi in acciaio saldati consente
di ottenere strutture stagne senza più necessità di
c.