Mezzo navale che, originariamente, era destinato a dare la
caccia alle torpediniere. Successivamente tale nave è cresciuta in
potenza e in armamento sino a configurarsi come una vera e propria nave
silurante. La principale caratteristica consiste nell'estrema
manovrabilità che la rende adatta a numerosi compiti operativi. Le prime
navi di questo genere ebbero una stazza che si aggirava sulle 400 t; in seguito
si giunse a unità che, aumentate anche di corazzatura, raggiungevano le
2.000 t. La velocità varia dalle 28 alle 36 miglia orarie. L'armamento
è costituito da pezzi di medio calibro solitamente piazzati in
sistemazioni di genere binario. I
c. sono inoltre forniti di mitragliere,
di lanciasiluri collocati lungo il piano longitudinale della nave e di bombe
antisommergibili. A seconda dei compiti cui sono adibiti, i
c. possono
essere dotati anche di apparecchiature per il dragaggio delle torpedini e di
nebbiogeni per le manovre di occultamento. La funzione cui i
c. sono
più spesso adibiti è quella di scorta a formazioni da guerra o
mercantili con specifici compiti di sorveglianza antisommergibile e antisiluri.
A causa della loro scarsa autonomia, si rende spesso necessario il loro
rifornimento in mare mediante speciali navi-appoggio. In caso di guerra i
c. effettuano anche operazioni di esplorazione, di disturbo delle linee
di comunicazione del nemico, di appoggio a eventuali operazioni anfibie, di
caccia ed eliminazione di sommergibili.