Sigla di
Comunità Economica Europea. Organismo
fondato il 25 marzo 1957 e sostituito nel 1993 dall'Unione europea
(V. anche TRATTATO DI MAASTRICHT). Istituita con il Trattato di Roma, sottoscritto dai
rappresentanti di Belgio, Francia, Germania Federale, Italia, Lussemburgo,
Olanda, l'organizzazione ebbe come scopo e finalità lo sviluppo omogeneo
dei sei Paesi membri mediante una comune politica doganale, economica e
monetaria. Il primo periodo dell'attività della Comunità fu
dedicato soprattutto alla creazione di un mercato comune integrato attraverso
l'unione doganale, l'adozione di una comune politica agraria e la libera
circolazione delle persone. L'unione doganale divenne effettiva a partire dal
1968, con l'abolizione dei dazi alle frontiere e l'adozione di una tariffa
comune per le importazioni dai Paesi non appartenenti alla Comunità.
L'adozione di una politica agraria comune portò la
CEE a stabilire
anno per anno dei prezzi minimi garantiti: la Comunità sarebbe
intervenuta per garantire al produttore il prezzo minimo ogni qualvolta il
prezzo di mercato fosse sceso sotto i minimi fissati. In seguito gli sforzi si
concentrarono verso la creazione di un'area monetaria e nel 1978 venne istituito
un accordo, lo SME (Sistema Monetario Europeo), allo scopo di creare un'area
dotata di una maggiore stabilità monetaria: l'accordo concedeva alle
diverse valute europee una fluttuazione contenuta entro limiti stabiliti. Nel
1988 fu avviata la liberalizzazione dei movimenti dei capitali e nel 1989 fu
approvata un Carta dei diritti sociali. Dopo la crisi dei Paesi dell'Est europeo
(1989-90) il progetto di unione politica trovò sviluppo con il Trattato
di Maastricht (1991-92), che trasformò la comunità in Unione
europea (V.).