(o
àzimo; dal greco
a privativo e
zyme: lievito). Non fermentato, fatto senza lievito. ║
Pane
a.: pane impastato senza lievito e quindi non è soffice. Nella
religione ebraica lo si mangia in occasione della Pasqua per ricordare l'uscita
dall'Egitto. L'usanza deriva dal fatto che il popolo d'Israele, allorché
fuggì precipitosamente dall'Egitto, "portò via la sua pasta prima
che fosse lievitata" (Esodo 12,34). Così in seguito, il Levitico
prescrisse che, a memoria di quel giorno, qualunque oblazione fatta all'Eterno
fosse senza lievito (Lev., 2,11). La liturgia cristiana invece lo utilizza per
confezionare le ostie in memoria del sacramento dell'eucarestia istituito da
Gesù nei giorni degli
a. Nel 1274, tuttavia il Concilio di Lione
stabilì che per la messa fossero validi tutti i tipi di pane. Inoltre con
l'
a. si fanno le ostie per avvolgervi i medicamenti sgradevoli.