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Àvari.

Popolazione appartenente al ramo turco della razza mongolica. Intorno al 460 gli A. si diressero dalla Mongolia verso il Mar Caspio e il Mar Nero. Sconfitti dai Turchi-Altai (550), si spostarono verso Occidente fra la Crimea e il Caucaso e, favoriti da Giustiniano, occuparono l'Ucraina e la Dacia. Spintisi in seguito fino al confine orientale del territorio dei Franchi furono sconfitti in Turingia (561 o 562) da Sigeberto, re d'Austrasia, il quale in una seconda scorreria cadde loro prigioniero. Il capo degli A., Baina, si unì con il re dei Longobardi, Alboino, durante la guerra fra i Gepidi, alleati di Bisanzio, e i Longobardi, appoggiati dai Franchi. Subito dopo la vittoria gli A. presero il territorio dei Gepidi, costringendo Alboino a cedere loro la sua parte del territorio occupato. Infine si stanziarono nel 568 nella puszta ungherese, dove assoggettarono popolazioni bulgare, gepide e slave, dalla Dalmazia alla Boemia, dalle Alpi orientali alla Transilvania. Per molto tempo costituirono una minaccia per l'Impero di Costantinopoli. Tuttavia, dopo la formazione dei Regni croato-slavi, gli A. persero la Slovenia, la Boemia e la Bulgaria, decadendo rapidamente. Sconfitti da Carlo Magno e dal figlio Pipino, si ritirarono nel territorio compreso fra la Raab e il Danubio, unendosi in seguito con gli Ungheresi.