Arch. - Elemento architettonico minore, di solito murario e
continuo, che viene posto al di sopra del cornicione limitante, superiormente,
un edificio. Le funzioni dell'
a. sono diverse: nelle architetture civili
serve spesso a nascondere le falde del tetto, allo scopo di mantenere integra la
massa dell'edificio stesso. Può servire come coronamento allo sviluppo
della composizione, poiché è privo di aperture (solo raramente vi
si aprono finestre). Un esempio è dato dal Colosseo nel quale tale
sovrastruttura, nella facciata, rappresenta l'ultimo ordine, al di sopra dei tre
canonici. In altri casi l'
a. serve come piedistallo a statue, come
parapetto di un terrazzo di copertura, come imposta di una cupola. Nella Roma
antica l'
a. era posto sopra la trabeazione di archi trionfali o di altri
monumenti ed era decorato da iscrizioni o bassorilievi. ║ Attualmente
è l'ultimo piano di un edificio, in genere arretrato rispetto al filo
della sottostante facciata e spesso circondato da una terrazza. È usato
come abitazione, spesso di prestigio.