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Àsino.

(dal latino àsinus). Zool. - Mammifero ungulato perissodattilo della famiglia degli Equidi, genere Equus. Ha un aspetto assai simile al cavallo. Presenta orecchie lunghe e pelose, criniera corta, coda fornita di peli solo nella parte terminale, zoccoli alti e schiacciati ai lati; nella regione lombare, la colonna vertebrale conta solo cinque vertebre. A seconda della razza varia il colore del pelo, che può essere grigio, marrone o bianco, e l'altezza, che varia dai 140 ai 160 cm. L'a. ha una vita media di 40-50 anni; la femmina è in grado di concepire intorno ai due anni di età mentre il maschio verso i due anni e mezzo. Dà vita a due ibridi: il mulo, che nasce dall'accoppiamento di un a. maschio con una cavalla, e il bardotto, che nasce dall'unione di un'a. femmina con un cavallo. Si nutre di vegetali (prevalentemente cardi e carote); ha un'ottima memoria e sensi assai sviluppati, in particolare la vista e l'udito. Emette un verso assai caratteristico, il raglio modulato sull'alternanza di suoni bassi e acuti. L'a. viene usato come animale da basto e da sella per la sua resistenza fisica e per la docilità che consente un facile addomesticamento. Viene anche sfruttato per la qualità della sua carne usata prevalentemente nella confezione dei salumi; anche il latte di a. è considerato altamente nutritivo (è simile a quello della donna). Le razze più pregiate di a. domestico sono quelle allevate in Grecia, Sicilia, Sardegna, Pantelleria, Portogallo, Turchia, Egitto e Africa settentrionale. È invece assente nelle zone più settentrionali poiché soffre molto il freddo e non resiste a temperature troppo rigide. L'a. selvatico è invece presente soprattutto nelle zone aride e steppose dove vive in branchi di 5-20 esemplari. Se ne conoscono diverse specie: in Asia si trova l'emione (Equus hemionus) del Turkestan e della Mongolia, il kiang (Equus kiang_) del Tibet, l'_onagro (Equus onager) dell'Afghanistan e della Persia e il garkal (Equus hemippus) della Siria e della Mesopotamia. In Africa sono presenti l'Equus asinus africanus del Sennar e della Nubia e l'Equus asinus taeniopus della Dancalia e dell'Ogaden. • St. - L'a. sarebbe stato addomesticato per la prima volta in Numidia e sarebbe stato usato subito per il traino dei carri. In Europa sarebbe apparso durante il Neolitico mentre sarebbe giunto in Estremo Oriente solo nel XIX sec. Molti popoli si servirono dell'a. anche dopo l'addomesticamento del cavallo, come fecero gli Egizi che continuarono a impiegarlo nonostante vi vedessero l'incarnazione del dio del male Set, o come i Greci e i Persiani che lo impiegavano durante le campagne militari come animale da tiro. Come dimostra la Bibbia l'a. era conosciuto anche dagli Ebrei: Sansone usò una mascella d'a. come arma nella lotta contro i Filistei; Gesù entrò in Gerusalemme a dorso d'a. I Greci e i Romani allevarono a. su larga scala e li consacrarono al dio Priapo.
Asino della Nubia (Equus asinus nubianus)

Asino domestico (Equus asinus domesticus)