Famiglia (
Apidae) di insetti dell'ordine degli
imenotteri, sottordine aculeati. Comprende circa 2.000 specie caratterizzate
dalla presenza di organi atti alla raccolta di nettare e polline dai fiori. Sono
provvisti di un apparato boccale a forma di proboscide che permette l'estrazione
del nettare; il corpo è ricoperto di peli, spesso piumosi, tali da
trattenere il polline. Gli arti posteriori, anch'essi molto pelosi, sono
provvisti di masserelle, cestelli di raccolta; l'addome è munito di un
pungiglione atto a iniettare veleno. La maggior parte degli
A. conduce
vita solitaria, come ad esempio i generi
Osmia, Andrena, Xylocopa,
quest'ultimo comprendente gli esemplari di maggiori dimensioni fra gli
A.
Tra le specie solitarie sono compresi anche alcuni parassiti della stessa
famiglia come i
Nomada o gli
Stelis che sfruttano il nido di altri
A., depositandovi le proprie uova e nutrendo le larve con il cibo
destinato alla specie ospitante. Una esigua parte di
A. conduce invece
una vita sociale; tra questi si possono ricordare i
Bombus che
costruiscono nidi primitivi; i
Melipona e i
Trigona che si
caratterizzano per un pungiglione rudimentale. La organizzazione sociale
raggiunge un grado di perfezione con il genere
Apis. Le società
degli
A. sono formate da una regina che vive isolata, da maschi, o fuchi,
e dalle operaie, femmine sterili con un apparato riproduttore iposviluppato.
Vivono in nidi, posti generalmente sugli alberi, suddivisi in celle prismatiche
esagonali di dimensioni più grandi per i fuchi e più piccole per
le operaie; le regine vivono invece in celle di dimensioni maggiori e a forma di
botte. Le larve vengono nutrite di nettare e polline mentre la regina è
alimentata con pappa reale.