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Avéna.

Specie erbacea appartenente alla famiglia delle Graminacee, molto coltivata per la produzione di foraggio (biada) e per la qualità altamente nutritiva della cariosside (a. sativa). L'a. presenta cespi alti un metro o poco più, con culmi cavi e nodosi, foglie lineari, acute e scabre al margine; i fiori sono riuniti a coppie in spighette pendule, che a loro volta formano una rada pannocchia eretta e terminale; il suo frutto è rappresentato da una cariosside allungata. L'a. è nota fin dal periodo neolitico; i suoi chicchi sono ricchi di vitamina B e C, di amido, proteine e grassi e servono anche per la preparazione di alimenti dietetici medicamentosi. L'a. è una pianta rustica che si adatta a qualsiasi tipo di terreno; è tipica dei climi freddi e piovosi perché necessita di molta acqua e soffre molto la siccità. Non richiede un'elaborata preparazione del terreno: per farla attecchire è sufficiente arare un paio di volte il terreno e sminuzzare le zolle. La semina va effettuata in settembre per le qualità invernali e dopo la fine di febbraio per quelle primaverili; la raccolta deve essere fatta prima della completa maturazione. Vi sono alcuni tipi di a. dannose come l'a. fatua, che cresce fra le messi con spighette a tre fiori, e l'a. barbata, simile alla precedente. Altri tipi invece sono adatti per il foraggio come il Trisetum Pavescens e l'Arrhenatherum eliatus, molto comuni nei prati di pianura e di montagna.