Atto e modo dell'avviare o dell'essere avviato. ║
Messa in moto o in funzione. ║ Insieme delle operazioni effettuate per
mettere in moto una macchina, o per portare un motore, un impianto o un
dispositivo, inizialmente non funzionante, alle sue condizioni di regime.
• Ind. graf. - Fase durante la quale si mettono
a punto la pressione, l'inchiostrazione, nonché il registro dei colori;
le copie prodotte durante l'operazione di
a. costituiscono degli scarti.
• Ind. nav. - Nel disegno progettuale navale, il
termine indica l'impostazione data alle linee o alle superfici curve della
carena, in modo da non presentare spigoli o nette variazioni di cerchiatura.
• Macch. -
Motorino di a.: motore
ausiliario che serve ad avviare il motore di un veicolo; nelle autovetture esso
è costituito da un piccolo motore elettrico mosso dalla corrente continua
della batteria, che, tramite un pignone, ingrana nella corona dentata di cui
è fornito il volano del motore a scoppio, permettendone in tal modo
l'inizio del ciclo. Ad
a. avvenuto, il pignone si disinserisce dalla
corona. Negli aeroplani plurimotori si ha un vero e proprio impianto di
a. ad aria compressa, con un motore ausiliario a combustione che comanda
un compressore, dal quale l'aria viene mandata ai cilindri, affinché essi
possano girare fino all'attivarsi del normale ciclo di funzionamento.
L'
a. dei motori elettrici avviene per mezzo degli
avviatori, i
quali possono essere di vari tipi:
diretti, che presentano
l'inconveniente di assorbire una quantità di corrente superiore a quella
nominale;
statorici, con cui si ottiene un
a. piuttosto dolce;
a stella-triangolo, con cui si riduce la coppia di spunto, limitando
però l'assorbimento di corrente fino a 1,3 - 2 volte quella nominale;
ad autotrasformatore, in cui un piccolo trasformatore alimenta
l'
a. con una bassa tensione. Gli avviatori di tal genere sono impiegati
nei motori asincroni trifasi, con motore in circuito corto. Nei motori
alimentati con corrente continua si inserisce anche un
reostato di a.,
allo scopo di ridurre il valore intenso della corrente iniziale che si forma per
la resistenza ohmica del motore piuttosto debole e per la carenza di una forza
iniziale controelettromotrice. Nelle grosse macchine termiche e idrauliche non
si può parlare di un unico
a. manuale o automatico, bensì
di un complesso di operazioni compiuto simultaneamente da più persone,
allo scopo di portare il motore al normale regime di lavoro. L'
a. di un
motore a getto è l'operazione per mezzo della quale lo si mette in moto
fino a raggiungere il regime permanente di funzionamento. A seconda del tipo di
motore, si possono avere diversi sistemi di
a.; ne elenchiamo i
più diffusi. L'
a. aereo-dinamico, proprio dello statoreattore:
quando questo raggiunge, mediante dei razzi ausiliari, la velocità di
regime, il combustibile viene iniettato nella camera di combustione, mentre una
candela di accensione è simultaneamente energizzata. Se la
velocità della corrente garantisce una distribuzione opportuna della
pressione nel propulsore, si genera una spinta sufficiente di regime. Tale
sistema viene impiegato quale
a. di emergenza; infatti, quando il motore
"si pianta", la corrente aereodinamica può presentare una velocità
sufficiente ad accelerare la velocità del compressore o dell'elica fino a
che il motore non giunge al regime di automantenimento, nel solo caso in cui la
velocità di volo sia abbastanza elevata. L'
a. a cartuccia,
impiegato in alcuni turboreattori, consiste di una piccola turbina a gas, che
viene alimentata da una camera di combustione, in cui trova posto una cartuccia
di propellente solido. Per mezzo di un riduttore a ingranaggi, la turbina
dall'
a. trasmette il suo moto all'albero del turbocompressore. La
cartuccia viene innescata con un accenditore elettrico automatico e, per
pochissimi secondi, genera una corrente di gas a elevata temperatura e
pressione, la quale alimenta la turbina, che giunge fino a una velocità
di alcune decine di migliaia di giri al minuto, sufficienti a trasmettere alla
turbina principale una velocità angolare che si automantenga. L'
a. a
monopropellente liquido è simile a quello precedente, tranne che per
la sostituzione della cartuccia con un monopropellente liquido iniettato nella
camera di combustione. L'
a. ad aria compressa, usato nei turboreattori,
è analogo a quello precedente, con l'unica variante che la turbina
addetta all'
a. viene alimentata da un apposito compressore. L'
a.
ad aria compressa è anche usato nei motori alternativi; l'aria compressa
proveniente da una bombola mette in moto un pistone che, a sua volta, mette in
azione il motore. L'
a. elettrico consta di un motore elettrico, collegato
con l'albero principale di una turbina a gas, o di un motore alternativo. Nel
primo caso si rende necessario un gruppo elettrogeno, mentre nel secondo la
sorgente elettrica è formata da una semplice serie di batterie. L'
a. a
manovella, infine, chiamato anche
a inerzia o
a volano, consta
di una manovella azionata a mano, la quale porta a un notevole numero di giri un
volano che, all'inizio dell'operazione, si trova
in folle. Il volano, a
sua volta, s'ingrana all'albero motore che, infine, si avvia grazie all'energia
cinetica del volano stesso. L'
a. a manovella è stato molto
utilizzato nei motori alternativi degli aerei da caccia.
• Ord. scol. -
Scuola di a.
professionale: scuola istituita nel 1929, per uniformare tutti i vari tipi
di scuole secondarie allora esistenti, di carattere postelementare o
preprofessionale. Si divideva in quattro orientamenti diversi: agrario,
commerciale, industriale e marinaro, tutti della durata di tre anni. È
stata sostituita dalla scuola media unica. ║ Fig. - Iniziazione;
opportunità, occasione. • Econ. -
L'
a., in economia, è l'attitudine di una azienda a produrre
reddito relativamente alla propria organizzazione e funzionalità. Esso
è determinato da un insieme di elementi come la clientela, il giro di
affari, il credito presso le banche, le capacità personali
dell'imprenditore, i rapporti con clienti e fornitori. Non lo si considera un
bene a sé stante, ma una qualità dell'azienda che, comunque, va a
influire sul suo valore economico. Chi compra una azienda, paga, oltre al valore
patrimoniale, una somma ulteriore come
prezzo dell'a.