(dal greco
autós: se stesso,
biós: vita e
gráfo: scrivo). Forma di biografia in
cui l'autore narra e interpreta le sue esperienze di vita. Viene considerata il
punto di convergenza tra la storiografia e la narrativa con le quali condivide,
rispettivamente, la mancanza della finzione e il gusto per l'indagine
psicologica; il legame tra la vita dell'autore e le condizioni sociali del suo
tempo, invece, differenziano l'
a. dalle memorie e dal diario intimo. Tra
le più antiche testimonianze ricordiamo le
Avventure di Sinuhe,
gioiello della letteratura egiziana, l'
Anabasi di Senofonte, e i
Commentari di Giulio Cesare; con il Cristianesimo l'
a. conobbe una
maggiore apertura verso l'interiorità e l'introspezione mentre il
Rinascimento se ne servì per riflettere i fermenti di un'intera epoca
nella vita dell'individuo. Il Romanticismo provocò un'idealizzazione dei
suoi caratteri tipici, intendendola come riassunto di una serie di avvenimenti
da contemplare e giudicare nella loro totalità. Le
a. moderne
assumono spesso il carattere di contributo storiografico indiretto, come nel
caso di Trotzkij e di De Gaulle, avvicinandosi talora alla psicanalisi, come per
Sartre e Malraux.