Complesso di limitazioni dei consumi privati e delle spese
pubbliche che viene attuato dai Governi per ottenere il risanamento economico.
Il termine è entrato a far parte del linguaggio politico ed economico
sulla base della politica adottata dal Governo laburista inglese per risanare
l'economia del Paese, dopo la seconda guerra mondiale. A questa politica di
risanamento economico si accompagnò una serie di provvedimenti
legislativi volti a perfezionare il preesistente sistema di sicurezza sociale,
sulla base del concetto di una generale protezione pubblica dell'individuo e
della famiglia, contro malattie, povertà, disoccupazione, ignoranza ecc.
Il Governo laburista in carica nel 1945 approvò una serie di leggi che,
mentre da un lato accentuavano la pressione tributaria, dall'altro ponevano fine
all'antico sistema assistenziale, estendendo così a tutta la popolazione
i servizi medici gratuiti e unificando inoltre, in un unico schema nazionale di
previdenza sociale, i vari sistemi precedenti di assicurazione contro le
malattie, l'invalidità, la disoccupazione e la vecchiaia. Questo
indirizzo fu poi seguito da altri Paesi, dal momento che si diffuse l'idea che
si dovessero evitare gli estremi della miseria e della ricchezza, garantendo a
ognuno un minimo di livello di vita e istituendo un sistema di imposte
progressive sulla base del reddito. Contemporaneamente, di fronte ai problemi
posti dal permanente stato di inflazione e di deflazione, vennero abbandonati o
riveduti molti postulati basilari del liberalismo economico e venne assunto il
principio keynesiano secondo cui spettava ai governi dirigere apertamente i
punti cruciali dell'economia, frenando o incoraggiando determinate produzioni e
consumi, attraverso tutta una serie di provvedimenti che andavano dalla
diminuzione del tasso d'interesse (nel caso l'investimento di capitale
risultasse troppo pigro); all'aumento (nel caso invece che risultasse troppo
attivo); all'istituzione di nuove imposte per incrementare la spesa pubblica,
ecc. Misure di
a., soprattutto di carattere tributario, sono state
adottate dal governo italiano a partire dal 1974, per fronteggiare la grave
crisi economica del Paese e per rendere maggiormente funzionante il sistema
politico-amministrativo ed economico.