(dal latino
atavus). Comparsa in un individuo di
caratteri fisici o psichici trasmessi dai genitori, assenti in loro e negli
ascendenti più prossimi, ma esistiti in antenati più o meno
lontani. Molti caratteri ritenuti atavici, sono in realtà da ricondursi a
fenomeni di alterato sviluppo individuale (teratogenesi). In altri casi, invece,
l'affiorare in individui di elementi tipici di antenati remoti è dovuto
al caso raro in cui caratteri mendeleiani recessivi siano stati ereditati da
entrambi i genitori, divenendo così dominanti (V.
MENDEL, LEGGE DI). L'
a. non deve perciò essere confuso con
il concetto di ereditarietà, che indica una trasmissione meno precisa di
caratteri e di tendenze ancestrali. Sono esempi di
a. il labbro leporino,
la microcefalia, la polimastia.