(dal greco
ataraxía: assenza di turbamento).
Filos. - Stato dell'anima indicante imperturbabilità e perfetta
serenità, che costituisce l'ideale del saggio. Questo termine fu usato
per la prima volta da Democrito, per il quale l'
a. era condizione alla
felicità, nella distinzione e nella scelta dei piaceri, nell'equilibrio
della vita. Per i filosofi scettici l'
a., conseguente
all'
epoché (sospensione del giudizio), è l'unico
atteggiamento corretto di fronte all'impossibilità di raggiungere una
conoscenza veritiera. L'
a. stoica era il risultato del dominio sulle
passioni, della separazione della virtù dai piaceri, mentre per gli
epicurei risultava da una condizione di "piacere in quiete", di distacco,
cioè, sia dai dolori sia dai "piaceri cinematici", come la gioia. Per
Epicuro (V.) l'
a. era anche liberazione dal
timore degli dei che, non occupandosi affatto delle cose del mondo, non erano a
suo parere da temere né da propiziare.