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Athalie). Tragedia in cinque atti in versi di Jean
Racine, composta per le allieve del Saint Cyr nel 1691, ispirandosi alla figura
della regina biblica. Rappresentata per la prima volta in pubblico nel 1702, fu
definita da Voltaire il capolavoro dello spirito umano. La vicenda segue
fedelmente il racconto biblico: A_., regina di Giuda, salita al trono dopo la
morte del figlio Ochozia, ha fatto massacrare tutti i possibili pretendenti,
tranne Yoas, che il gran sacerdote Joad accoglie segretamente nel tempio.
Istigata da Matan, sacerdote passato all'idolatria del culto di Baal,
A.,
avvertita da un sogno della presenza minacciosa di un fanciullo, progetta di
assalire il tempio per impadronirsi del bambino. Il gran sacerdote Joad,
però, affretta i tempi e incorona Yoas re, presentandolo agli Ebrei. I
soldati abbandonano
A. che, trascinata fuori dal Tempio, viene uccisa dal
popolo in rivolta. La figura della regina, orgogliosa, ambiziosa, crudele e
vendicativa, un vero emblema del male, si contrappone, in questa tragedia
religiosa, alla figura di Joad, cantore della gloria della nuova Gerusalemme: la
Chiesa.