(dal greco
asteroeidés: simile a stella).
Astron. - Termine con cui si indicano i
pianetini, piccoli pianeti in
orbita attorno al Sole e circolanti in un'area compresa fra Marte e Giove.
Secondo alcune teorie, questi
a. sarebbero frammenti di un pianeta
distrutto da qualche catastrofe, ma l'astronomia moderna ha respinto questa
affermazione, sostenendo invece che essi sono materiali frammentari con i quali
si sarebbe formato un grande pianeta se vi fosse stato nella zona un centro
d'attrazione maggiore. La loro esistenza rimase sconosciuta fino al 1801, quando
l'astronomo italiano Piazzi ne scoprì il più grande, Cerere, che
presenta un diametro di 780 km. In seguito, ne furono scoperti e fotografati
molti altri. Gli
a. gravitano intorno al Sole, come gli altri pianeti; il
loro periodo di rivoluzione dura dai 3 ai 10 anni; le loro orbite sono
generalmente molto ellittiche. L'
a. Eros, scoperto dall'astronomo Witt di
Berlino nel 1899, ha un'orbita di tale forma e di tale grandezza che, quando si
trova vicino al Sole, entra nell'orbita di Marte. Esso è
interessantissimo dal punto di vista astronomico, perché, dopo la Luna,
è il corpo celeste che si avvicina maggiormente a noi, arrivando, ogni 27
anni, a circa 200.000 km dalla Terra. Le osservazioni sui suoi movimenti
forniscono agli astronomi il metodo migliore per determinare l'estensione del
sistema solare. Sono stati scoperti, a tutt'oggi, circa 1.600
a.
• Zool. - Classe di invertebrati marini
attribuita al
subphylum degli eleuterozoi e al
phylum degli
echinodermi. La classe comprende le stelle di mare, animali forniti di bocca
ventrale e di madreporite aborale e caratterizzati da un corpo appiattito,
flessibile, rivestito di spine o di tubercoli e di forma pentagonale. Dal disco
centrale si dipartono 5 braccia (più raramente 7, 9 o anche di
più), all'interno delle quali si trovano le gonadi e i diverticoli
intestinali. Due o quattro file di pedicelli caratterizzano i canali ambulacrali
che corrono sulla superficie orale delle braccia. Queste corrispondono alle zone
radiali del corpo (disco). In certe specie le braccia possono essere in numero
molto elevato, come nel caso del genere
Heliaster, le cui specie possono
essere provviste anche di 50 braccia. Di norma, la lunghezza di queste
corrisponde a due o tre volte il diametro del disco, ma ci sono specie che hanno
braccia molto corte a base larga, altre che presentano braccia particolarmente
lunghe e altre ancora con corpo avente forma pentagonale, nelle quali le braccia
non si distinguono addirittura. Di norma, gli
a. presentano grande
varietà di colori, che vanno dal grigio, al rosso, al blu, al giallo, al
marrone. Alcune specie sono piccolissime (misurano 1 cm di diametro), altre
molto più grandi (arrivano a 60 e più cm di diametro) ma, in
media, la larghezza corrisponde a 15 cm. Esistono specie a sessi separati, altre
ermafrodite, mentre altre ancora presentano il cosiddetto
gonocorismo
labile. Vi sono specie incubatrici e altre che ricorrono
all'autofecondazione. Tutti gli
a. presentano un alto potere rigenerativo
e in certe specie si può riscontrare anche una riproduzione asessuata
(per scissione). La larva tipica degli
a. viene chiamata
bipinnaria e ha forma triangolare. Tutti gli
a. si nutrono di
altri animali marini, dai molluschi, ai crostacei, ai pesci. La classe riunisce
tre ordini di specie viventi: fanerozoni, spinulosi e forcipulati. Questi
invertebrati sono diffusi in tutti i mari e si trovano a profondità
variabili.