(dal latino
assuefacio: rendere avvezzo).
Caratteristica dell'organismo umano e degli aggregati cellulari che lo
compongono di adattarsi a nuove condizioni di vita.
• Farm. -
A. alle medicine: fenomeno che
si verifica per effetto dell'uso prolungato di medicamenti. Man mano che si
somministra un farmaco, oppure una sostanza stupefacente, l'effetto tende a
diminuire fino a che non scompare del tutto. Per ridare efficacia alla sostanza
somministrata, è necessario aumentarne gradatamente la dose. Nel caso di
molti veleni, quando un individuo inizia ad assumerne piccoli quantitativi,
aumentando via via la dose, l'organismo si abitua. In tal modo, quantitativi di
sostanze velenose che per altri potrebbero risultare molto pericolose se non
addirittura letali, per questi soggetti non presentano alcun rischio per la
salute. Molto nociva risulta essere invece l'
a. a sostanze stupefacenti,
o droghe. ║
A. alle sostanze tossiche: abitudine al tabacco, alla
caffeina (che è il principio attivo del tè e del caffè),
oltre che alle droghe. L'
a. non costituisce una condizione irreversibile:
anche solo la protratta astensione all'uso della sostanza cui si è
assuefatti è in molti casi sufficiente a ripristinare le condizioni
originarie nell'organismo. Nei casi più gravi sarà invece
necessario intervenire con opportune cure mediche.