(dal latino
as: moneta di rame romana, asse). Nelle
carte da gioco, la carta caratterizzata da un solo segno, e che quindi
nell'ordine numerico corrisponde all'uno. Generalmente, il seme sugli
a.
è disegnato in dimensioni notevolmente più grandi che nelle altre
carte, nonché in forma più elaborata, recando decorazioni varie o,
come è il caso delle carte italiane, particolari motti, tra i quali "per
un punto Martin perse la cappa" (
a. di coppe), oppure "non ti fidar di me
se il cuor ti manca" (
a. di spade) e ancora "se ti perdi tuo danno"
(
a. di bastoni). In alcuni giochi, l'
a. è la carta che ha
il minor valore (vale un solo punto nel baccarat, nel macao, nel sette e mezzo,
nel trenta e quaranta, nella scopa); in altri è quella che vale
più di tutte le altre. Nel bridge (ponte) il valore dell'
a. varia
a seconda del colore e della combinazione: l'
a. e il re, se di un unico
colore, valgono due punti, mentre la combinazione
a. e donna, sempre di
un unico colore, è valutata un punto e mezzo. Un punto e mezzo vale anche
la combinazione di un
a. con il fante e con il dieci, purché tutti
siano dello stesso colore e così pure la combinazione formata da
a., donna e fante di un solo colore. Preso singolarmente, l'
a.
vale un punto. Nell'ecarté, come valore, l'
a. occupa il quarto
posto, dopo le tre figure. Nella bazzica il gruppo dei quattro
a. conta
100 punti. Nelle varie combinazioni del poker, quali la coppia, il tris, il full
e il poker, l'
a. conta più di ogni altra carta. Nella primiera
l'
a. vale 16 punti e 11 nella briscola dove rappresenta la carta
più alta. L'
a. è contenuto anche nel mazzo dei tarocchi.
L'
a. ha spesso grande importanza anche nei solitari
(v). ║ Nel gioco dei dadi, la faccia segnata
con un punto solo. ║ Fig. - Chi eccelle in una attività, in
particolare nello sport. ║
Avere l'a. nella manica: avere sicure
possibilità di riuscita. ║
Piantare in a.: abbandonare
improvvisamente.