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Assiria.

Geogr. - Antico nome della parte settentrionale della Mesopotamia, compresa tra il Tigri e l'Eufrate. Ninive, Assur e Kalah ne furono le città principali. • St. - L'A. come realtà politica ebbe origini molto antiche e prese il suo nome dalla città di Assur. La prima dinastia che vi regnò fu quella accadica (fondata da Ilushuma, nel XIX sec. a.C.). Ebbe una forte espansione commerciale e si estese fino alla frontiera con gli Ittiti. Nel XVIII sec. a.C., l'avvento della dinastia amorrea, fondata da Shamishiadad I, fece arrivare i confini dell'A. oltre l'Eufrate. Nel 1530 a.C. fu sottomessa agli Ittiti ed ebbe un periodo di decadenza; recuperò la sua indipendenza soltanto nel XIV sec. a.C. Con l'avvento di Tiglatpileser I (1112-1074) ebbe inizio la grande espansione dell'A. e la fondazione del nuovo impero. Ma i suoi successori non furono in grado di mantenerne l'unità; lo Stato assiro fu riorganizzato invece sotto Adad-Nirari II (911-891) e suo nipote Assurnasirpal II (883-859), i quali sottomisero e tennero in stato di soggezione molti popoli. Al ritorno da una spedizione contro il re di Amurru, Assurnasirpal II costruì la nuova capitale, Kalah, ricca di sontuosi edifici ornati di bassorilievi. Suo figlio Salmanassar III (858-824) intraprese molte campagne militari non esenti da insuccessi. Suo figlio Shamshiadad V (824-810) estese il suo potere e, dopo la sua morte, la moglie Semiramide assunse, per cinque anni, la reggenza per il figlio Adad-nirari III (809-782); Tiglatpileser III (745-727), riprese le campagne di conquista con la tradizionale ferocia degli assiri e deportò gli abitanti della Palestina e della Mesopotamia inferiore, per assicurarsi la dominazione su questi Paesi. In Babilonia si fece proclamare re con il nome di Pulu. Il figlio Salmanassar V (727-722) diventò governatore della Fenicia nel 733. Sargon II (721-705) dominò molti Paesi, tra cui l'Egitto e Babilonia, che fu nuovamente riconquistata da Merodachbaladan lI. Sennacherib (705-681) decise allora di attaccarlo per mare, ma al ritorno dalla spedizione l'esercito assiro dovette lottare contro il re dell'Elam e gli Arabi, che nel frattempo avevano invaso Babilonia. Anche la campagna contro il re di Giuda fallì. A Babilonia intanto era scoppiata una nuova rivolta, e Sennacherib ne approfittò per prenderla e devastarla. Fu ricostruita da suo figlio Asarhaddon, mentre Sennacherib morì assassinato nel 681. Asarhaddon (680-669) domò la rivolta scoppiata in A. e si assicurò il trono del padre. Riconquistò Babilonia e si volse contro l'Egitto; nel 677 fu presa Sidone e nel 675 gli Assiri entrarono per la prima volta nel delta del Nilo. La vastità dell'Impero assiro era divenuta tale che il re pensò di associare il figlio, Assurbanipal, al trono. Nel 671, gli Assiri entrarono nel Basso Egitto, ma il re dovette tornare precipitosamente in A. per domare una rivolta di notabili, i quali non accettavano la nomina a erede di Babilonia del figlio maggiore Shamashshumukin. Nel 669, proprio prima di intraprendere una nuova campagna contro l'Egitto che si era ribellato alla dominazione assira, il re morì. Assurbanipal (668-626) affidò la campagna d'Egitto al suo generale in capo. Poco dopo un'altra rivolta portò nuovi disordini: il faraone Neco fu ucciso e suo figlio dovette fuggire. Menfi fu ripresa dagli Assiri nel 663 e Tebe fu saccheggiata e incendiata. Una serie di intrighi ad opera del fratello di Assurbanipal costrinsero questi a combattere su vari fronti, finché non fu sconfitto dagli Arabi e dai loro alleati Elamiti. Assurbanipal si uccise infine durante l'incendio del suo palazzo (648). Con la sua morte cominciò la decadenza dell'Impero assiro; il caldeo Napopalassar s'impadronì di Babilonia, Ciassarre, nel 614, conquistava Assur e nel 612 i Babilonesi e i Medi prendevano Ninive. Le spoglie del grande Impero furono divise tra i Medi e i Caldei. • Lett. - Gli Assiri utilizzavano la lingua accadica (V.), molto simile al babilonese, e talvolta si esprimevano nella lingua babilonese stessa (per esempio nella letteratura). Le maggiori testimonianze scritte giunte fino a noi riguardano l'ultima parte del regno degli Assiri. In particolare ci è giunta la famosa biblioteca di Assurbanipal a Ninive. Accanto a numerosi testi storici e leggendari, vi sono testi religiosi e magici, testi scientifici e giuridici, atti ufficiali e lettere private. Grazie a questi documenti è stato possibile ricostruire con una certa precisione la storia di questo grande regno. La letteratura è di decisa impronta babilonese e di conseguenza sumera. • Rel. - L'unico dio tipico degli Assiri è il dio Assur, il dominatore del Pantheon. Gli altri furono in gran parte assorbiti dalla Babilonia e dal Vicino Oriente, come la dea Ishtar, a cui veniva tributato un grandissimo culto. • Arte - Come la letteratura, fu soggetta all'influsso babilonese, dal quale però seppe più tardi svincolarsi, nella seconda parte della storia dell'Impero. In particolare sono giunte fino a noi diverse figure in rilievo che ornavano i fastosi palazzi, mentre pochi sono gli affreschi che si sono conservati. Ancora vanno ricordati gli obelischi e le steli, nonché i sigilli-cilindri con scene mitologiche. Tutta l'arte è in genere dedicata ai sovrani e ne celebra i successi.
Cartina dell'impero assiro