Atto cerimoniale-religioso. Consiste nella spruzzatura o
irrorazione di acqua lustrale a scopo di purificazione e di benedizione.
Largamente diffusa tra gli Ebrei, nell'antica Grecia e a Roma, dove rientrava
nelle cerimonie sacrificali agli dei inferi, per alcuni secoli fu evitata dai
cristiani a causa delle resistenze verso le pratiche rituali giudaiche e pagane;
venne praticata a partire dal V-VI sec. e, in seguito, divenne parte integrante
del cerimoniale. Ha lo scopo di tenere lontane le tentazioni dal fedele e di
ottenere la guarigione dalle malattie. In certi casi, l'
a. viene
utilizzata come pratica battesimale.