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Ascianti). Regione (24.400 kmq) dell'Africa
occidentale, nella Repubblica del Ghana, già Costa d'Oro britannica.
Capoluogo: Kumasi. • Geogr. - La regione, che
occupa la parte centrale del territorio del Ghana, è prevalentemente
costituita da un altopiano ricoperto di foreste e caratterizzato da un clima
tropicale con piogge molto abbondanti. L'altopiano si abbassa poi verso Est, in
corrispondenza del bacino del fiume Volta. •
Econ. - La regione comprende le più estese piantagioni di cacao del Ghana
ed è ricca di miniere d'oro. Particolarmente sviluppata è l'arte
orafa e la lavorazione dei metalli in genere, arte che vanta una lunghissima
tradizione. • St. - Già politicamente
divisi in innumerevoli organizzazioni tribali, vassalle del re del Denkera, nel
XVII sec. gli Ashanti si costituirono in Federazione, dando vita nel 1699 a
un'organizzazione politica unitaria grazie all'intervento del grande re Osai
Tutu, posto sul "trono d'oro", simbolo dell'unità, e che la leggenda
voleva sceso dal cielo. Kumasi, centro della tribù dominante, divenne la
capitale del nuovo Stato federativo, che era costituito da sei tribù, i
cui capi partecipavano al governo centrale come consiglieri del re. La
successione avveniva per linea materna e l'organizzazione sociale era impostata
sulla comunione delle terre, principio che impediva il formarsi di accentuate
disparità di condizioni economiche. Tra i successori del grande Osai Tutu
si distinsero Apokuvare, Osai, Kogjo e soprattutto Kpawamina, i quali riuscirono
a ingrandire il Regno, accrescendone la potenza militare. La Federazione, che
era nata su basi essenzialmente difensive, assunse in seguito caratteristiche
offensive soprattutto contro i Fanti della costa, che detenevano il controllo
del commercio costiero, imperniato in prevalenza sugli schiavi. Dopo aver
assoggettato il Denkera nel 1720, passò alla controffensiva contro i
Fanti, che erano appoggiati dai Portoghesi, interessati a loro volta al
commercio dell'oro e degli schiavi. In questo modo venne bloccata per oltre un
secolo la penetrazione coloniale britannica. Tra la fine del XVII e l'inizio del
XVIII sec. gli Inglesi riuscirono a soppiantare i Portoghesi e gli Olandesi,
impadronendosi del monopolio del commercio locale attraverso insediamenti sulla
costa e con la costituzione di alcune grandi compagnie. Gli scontri armati si
succedettero con crescente intensità a partire dal 1824, momento in cui
il governatore inglese della Sierra Leone organizzò una spedizione armata
(che però non sortì risultati positivi) contro la capitale degli
Ashanti. Nel 1874 sir Gardner Wolseley si spinse sino a Kumasi e si
ritirò dopo averla incendiata. Per oltre vent'anni gli Ashanti riuscirono
ancora a impedire la conquista del loro territorio ma, nel 1896, il colonnello
Baden Powell catturò il re Premph I e lo fece deportare nelle isole
Seycelles. La resistenza armata si protrasse sino al 1900, anno in cui le
autorità inglesi decretarono lo scioglimento della Federazione: l'anno
successivo il territorio fu dichiarato Protettorato britannico. Solo
trentacinque anni dopo, sotto la pressione di tutte le tribù Ashanti, gli
Inglesi furono costretti a riconoscere il Consiglio della Federazione. Dopo il
conseguimento dell'indipendenza, avvenuto nel marzo del 1957, e la proclamazione
della Repubblica del Ghana, che ebbe luogo nel luglio del 1960, sotto la
presidenza di K. Nkrumah, la Federazione fu sciolta e il territorio degli
Ashanti divenne una regione della nuova Repubblica che, nelle intenzioni di
Nkrumah, doveva avviarsi verso un'autentica unità nazionale, al di fuori
di ogni particolarismo tribale. • Etn. -
L'
A. è abitata dall'omonimo gruppo etnico, ritenuto uno dei popoli
più evoluti dell'Africa occidentale, dotato di una cultura e una
civiltà tra le più complesse del continente. La società
è a discendenza matrilineare, anche se non può essere definita una
società matriarcale. Infatti nella società degli Ashanti le donne
subiscono l'autorità dell'uomo. I figli, in quanto riconosciuti come
discendenti del ceppo materno, non obbediscono al padre, ma al fratello maggiore
della madre. La famiglia non costituisce un nucleo a se stante in quanto, dopo
il matrimonio, moglie e marito continuano a vivere ognuno con i propri parenti.
Gli Ashanti preferiscono quindi sposarsi con gente del proprio villaggio. La
separazione dei due sposi non è però obbligatoria e per molti si
limita al solo periodo iniziale del matrimonio, durante il quale, continuando a
vivere nel proprio gruppo familiare, il marito non deve soffrire dello
svantaggio di essere soggetto all'autorità del capofamiglia del gruppo di
appartenenza della moglie.