(dal greco
arsenikón: arsenico). Metalloide,
noto sin dal 1260, che si trova libero in natura oppure combinato con zolfo
(realgar, orpimento, mispikel), con ossigeno (arseolite) e con metalli (ferro
arsenicale, smaltina). Il suo simbolo è
As. Si ottiene scaldando
solfoarseniuro di ferro col ferro; l'
a. così si sublima. Fuori
contatto con l'aria, volatilizza a circa 450 °C senza fondersi. Ha un peso
atomico di 74,92 e un peso specifico di 5,72 g/ml. Si unisce direttamente con la
maggior parte degli elementi. L'
a. entra a far parte di varie leghe alle
quali conferisce tenacità; con il piombo è usato per pallini da
caccia. • Med. - L'
a. è molto
diffuso in natura e se ne trovano tracce anche nel nostro organismo, e
soprattutto nella ghiandola tiroide, nella ghiandola mammaria e nel cervello. Se
ne assume una piccola quantità dagli alimenti e lo si elimina con la
caduta dei peli e, nelle donne, attraverso il ciclo mestruale. L'
a., se
ingerito in forti quantità, può causare avvelenamento e morte, in
quanto agisce sul muscolo del miocardio, causando una degenerazione adiposa e
aumentando la rapidità dei battiti e delle pulsazioni. Lo strato di
grasso che forma rende il cuore inadatto a compiere la sua funzione; ne consegue
che l'avvelenato sviene e, se non è soccorso subito, muore. L'
a.
ha oggi anche applicazioni terapeutiche. Le sue virtù erano conosciute
anche dagli antichi, ma solo empiricamente; oggi invece si è scoperto che
agisce come eccitante dell'attività muscolare e aumenta il numero dei
globuli bianchi e dei globuli rossi, arricchendo questi ultimi di emoglobina.
È per questa proprietà che con l'
a. si curano le anemie, si
migliora il ricambio, si rialza il tono cellulare e si accresce l'appetito. La
cura arsenicale si attua per mezzo di moltissimi preparati, tra cui i più
frequenti sono l'
acido arsenioso, l'
arsenobenzolo, il
novoarsenobenzolo o
Neosalvaran che, rispetto agli altri
preparati, ha il vantaggio di essere solubilissimo nell'acqua fredda. Con
l'avvento dei farmaci chemio-antibiotici, però, l'impiego terapeutico
dell'
a. è stato considerevolmente ridimensionato.