Seguaci delle dottrine di Arnaldo da Brescia. A partire dal
XII sec. diffusero in Lombardia il culto delle virtù evangeliche, unico
fondamento dell'ordine e delle gerarchie sacerdotali; rigettavano i sacramenti
distribuiti da sacerdoti indegni e sostenevano che una condotta di vita austera
e povera conferisse ai laici il diritto di predicare anche senza l'approvazione
ecclesiastica. Furono condannati da papa Lucio III nel 1184.