Insieme delle armi difensive che gli antichi cavalieri
usavano in combattimento per proteggere il corpo, o alcune zone di esso, dalle
armi da punta, da taglio e da getto. L'
a. completa è testimoniata
in rari casi (ad esempio tra gli indigeni delle isole Gilbert), mentre è
più frequente l'uso di corsaletti in fibre intrecciate o costruiti in
cuoio (ad esempio presso i Niloti, i Papua, i Malesi, gli Indù). In epoca
classica l'
a. era fatta soprattutto in cuoio e in bronzo, in modo tale da
seguire la forma della muscolatura. Era riccamente adornata di metalli preziosi
e smalti. In età romana, invece, l'
a. assunse un carattere
strettamente funzionale e pratico e venne quindi costruita con strisce di ferro,
unite tramite cinghiette di cuoio, e sostenuta da borchie. Successivamente, in
epoca medievale, l'
a. subì l'influenza dei barbari; a questo si
sommò inoltre l'evolversi della tecnica bellica e quindi si assistette
alla diffusione di tuniche o cotte di maglia, costruite con maglie di ferro
concatenate. Fra il XIV e il XV sec., in corrispondenza della guerra dei
Trent'Anni, anche il cavallo venne protetto da una
a., chiamata barda,
mentre quella indossata dall'uomo si perfezionò talmente da essere in
grado di coprire la quasi totalità della superficie corporea. Verso la
prima metà del Cinquecento il cavaliere aveva assunto un tale peso, con
la sua
a., da richiedere l'intervento di argani per essere issato a
cavallo. Al XVII sec. risalgono invece gli esemplari più belli di
a.: era infatti questo il periodo dei tornei cavallereschi. L'
a.
era composta dalla corazza (che copriva tutto il torso), dagli spallacci (che
difendevano l'omero e la parte superiore del braccio), dai bracciali (che
rivestivano gli arti dal gomito al polso), dai cosciali, dai ginocchietti, dalle
gambiere, mentre le scarpe completavano l'indumento. Una volta indossata la
cotta, che era composta di anelli di acciaio, e calzata in capo la celata (elmo)
con la goletta a difesa della nuca, indossate le manopole, il guerriero era
pronto per il combattimento. • Edil. -
A. dei
cantieri e delle gallerie: dispositivo creato per ristabilire l'equilibrio
in un complesso roccioso, nel caso sia stato sconvolto da operazioni di scavo.
║
A. di cemento armato: ossatura metallica che ha lo scopo di
resistere agli sforzi di trazione. È generalmente costituita da trafilati
in forma di tondini. Il metallo usato è quasi sempre il ferro.
L'
a. deve essere fissata in modo che ogni ferro abbia la posizione
stabilita e la mantenga durante la battitura del conglomerato.
Armatura di Enrico IV, re di Francia (Venezia, Palazzo ducale)
Armatura da torneo battuta ad Augusta da Anton Pfeffenhauser, 1571 circa (Vienna, Kunsthistorisches Museum)