(dal greco
araiós: rarefatto e
métron: misura). Strumento che serve per la determinazione del
peso specifico di un corpo ed è basato sul principio di Archimede.
È detto anche
gravimetro o
bilancia idrostatica. La sua
invenzione è attribuita alla filosofa e matematica greca Ipazia di
Alessandria. L'
a. di Nicholson per i solidi, detto anche
a. a volume
costante, consiste in un cilindro cavo con due coni alle estremità e
terminato da un cestello pesante che serve da zavorra. Immerso l'
a. in
acqua, si ricava un punto di affioramento. Il peso specifico si ricava in base
al peso necessario per far affondare l'
a., sempre nello stesso volume,
fino al punto di affioramento. Per determinare il peso specifico dei liquidi si
ha un
a. consimile a quello di Nicholson, l'
a. di Fahrenheit. Si
chiamano poi
a. a peso costante quegli strumenti che forniscono delle
indicazioni sul grado di concentrazione dei liquidi. Determinato sullo strumento
un punto di affioramento, immergendolo in acqua, si procede a una seconda
immersione in un liquido diverso. La differenza tra i due punti di immersione
serve a determinare il grado di concentrazione del liquido, desumendolo da
un'opportuna graduazione riportata a tale scopo sullo strumento stesso. Uno dei
più antichi
a. è l'
a. di Baumè. Fra essi
occorre menzionare l'alcoolometro di Gay-Lussac, nonché tutti i volumetri
e i densimetri nominati con nome generico di
provini (pesa-acidi,
pesa-latte, ecc., a seconda dell'uso cui sono destinati).