Termine usato un tempo in zoologia per indicare un gruppo di
anfibi anuri faneroglossi. Essi hanno la caratteristica di essere provvisti di
una cintura scapolare di cui l'epicoracoide destro si accavalla col sinistro a
differenza dei firmisterni nei quali le due metà del cinto vengono a
contatto lungo la linea mediana. In questi il cinto è semplificato in
quanto, da ogni lato, è formato da un lungo ileo che si appoggia
all'ipofisi della vertebra sacrale con l'estremità anteriore, mentre con
quella posteriore forma l'acetabolo nel quale è alloggiata la testa del
femore. Oggi tale suddivisione degli anuri è stata abbandonata; viene
invece seguita la classificazione proposta da G.K. Noble che si basa sul tipo
delle vertebre. Le più di 2.000 specie di anuri, secondo il Noble,
vengono suddivise in cinque sottordini, ovvero: anficeli, opistoceli, anomoceli,
proceli e diplasioceli.