Accademia letteraria fondata nel 1690 a Roma da un gruppo di
letterati, dopo la morte di Cristina di Svezia, nel cui salotto solevano
riunirsi. Ebbe la sua sede nel Bosco Parrasio, giardino ai piedi del Gianicolo.
Prese il nome dalla celebre regione della Grecia, cantata come patria ideale, e
si propose di promuovere il ritorno della letteratura alla naturalezza e alla
semplicità dei classici, contro il "cattivo gusto" del Barocco; i soci
assunsero nomi e simboli pastorali e si diedero a una ricca produzione di versi
alla maniera tradizionale. Dopo un periodo luminoso, legato a Metastasio, Rolli,
Savioli, l'
A. decadde, superando raramente la mediocrità.
Lasciò una traccia notevole nella storiografia e nell'erudizione, oltre a
favorire tra gli italiani il sentimento di ammirazione e entusiasmo per la
comune tradizione di poesia e di cultura. Nel 1925 subì una profonda
trasformazione per adeguarsi ai nuovi tempi, divenendo un istituto di cultura
scientifica, senza però trascurare i tradizionali cicli di lezioni e
conferenze.