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Apparenza.

(dal latino tardo apparentia). Ciò che appare all'occhio; aspetto, sembianza. ║ Per estens. - Aspetto attraente, bellezza; dignità sociale. In senso negativo: ostentazione, appariscenza. • Filos. - Nella storia della filosofia, essa assume due significati opposti rispetto al concetto di verità: ciò che manifesta la realtà (e quindi è fonte di verità); ciò che nasconde la realtà (e, pertanto, è fonte di errore). Con questo secondo valore, negativo, l'a. è considerata da sofisti, cirenaici e Platone: la conoscenza sensibile, quindi, per costoro è apparente; ha, invece, valore positivo per Husserl, per il quale la conoscenza sensibile è sì apparente, ma in senso positivo se riportata a un'esperienza viva e originaria. Kant, da parte sua, distingue tra la logica dell'a. (giudicata negativamente come un'arte sofistica) e la conoscenza del fenomeno (l'unica teoricamente valida). • Dir. - La situazione per cui chi ha fatto ragionevolmente affidamento su di una data manifestazione giuridica, e si è comportato coerentemente ad essa, ha diritto di contare su tale manifestazione, anche se non rispondente alla realtà.