(dal greco
apothéosis: divinizzazione).
Deificazione, assunzione di un mortale tra gli dei. ║ Fig. - Celebrazione
eccezionale, esaltazione di una persona o di un avvenimento, glorificazione.
• St. - Benché l'
a. prototipica
fosse quella mitica di Eracle, per i Greci essa costituiva un fatto del tutto
eccezionale. Con Alessandro Magno, il mondo ellenistico mutuò
dall'Oriente la divinizzazione dell'imperatore; la pratica venne introdotta
dapprima in Grecia, poi si diffuse anche altrove. A Roma l'
a. fu sancita
dal Senato romano, con la divinizzazione di Romolo e di Giulio Cesare. Onorio fu
l'ultimo imperatore romano divinizzato. • Teat.
- Nel teatro greco classico, la scena in cui veniva rappresentata, grazie a
un'apposita macchina scenica, la trasformazione dell'eroe in divinità.
Similmente, nel teatro rinascimentale e barocco, la scena della glorificazione,
che concludeva gli spettacoli celebrativi dedicati a un personaggio famoso; essa
richiedeva l'uso di complicati macchinari scenici. Tra l'Ottocento e il
Novecento venne, a volte, chiamata
a. la grande scena finale, spesso
allegorica, di un balletto.