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Anversa.

(in fiammingo Antwerpen). Città (453.030 ab. l'agglomerato urbano) del Belgio settentrionale, capoluogo della provincia omonima. La città è situata a 90 km circa dal Mare del Nord, sull'estuario del fiume Schelda, la cui larghezza e profondità, nonché l'ampiezza dell'onda di marea hanno contribuito a farne il maggior porto del Belgio e uno dei più attivi d'Europa. • Econ. - Intorno alla città si è sviluppato un efficiente sistema di comunicazioni fluviali, stradali e ferroviarie che la collegano con la vicina Bruxelles e con le nazioni limitrofe, contribuendo a smistare rapidamente l'intenso traffico portuale. A. è un centro commerciale di importanza internazionale. Le principali merci importate sono caucciù, avorio, radio, generi alimentari e materie prime per le industrie, mentre l'esportazione riguarda in particolare manufatti e macchinari. Oltre ai cantieri navali (siti a Hoboken) la città è sede di industrie alimentari, metallurgiche, petrolchimiche, e specializzate nel taglio e nella lavorazione dei diamanti. A. è anche un importante centro finanziario, sede di primarie banche e società di assicurazione. ║ Nel Medioevo e nel Rinascimento fu un centro importantissimo di produzione di arazzi e il più attivo centro di distribuzione nelle Fiandre. Fu anche rinomata per le sue vetrerie, che esportarono i loro manufatti in tutta Europa. • St. - Le prime notizie risalgono al VII sec., quando giunsero nel Paese i missionari cristiani e sorse su un'isola della Schelda un villaggio di pescatori. Castrum nel IX sec., distrutta nell'837, A. venne occupata dai Normanni e unita nel X sec. al Sacro Romano Impero. Nell'XI sec. passò sotto i Buglione; nel XIII sec. fu sottomessa ai duchi di Brabante prima, di Borgogna poi e incominciò ad acquisire una certa importanza come centro industriale e commerciale. In seguito alla decadenza di Bruges (che era il principale porto delle Fiandre), agli ottimi rapporti instaurati con l'Inghilterra e con il Portogallo e alla facilità delle comunicazioni con Francia e Germania, a partire dal XV sec. la fortuna di A. crebbe rapidamente e la città divenne presto il più attivo mercato del mondo. La fondazione della prima Borsa Valori d'Europa (1460) e di una Borsa Commerciale (1559), nonché l'utilizzazione delle più moderne tecniche bancarie fecero di A. il primo centro finanziario europeo. Dopo la scoperta della via marittima per le Indie, A. fu scelta dai mercanti della Lega Anseatica quale centro dei loro commerci e ottenne il monopolio della diffusione delle lane e delle spezie. Gli ingenti capitali permisero il fiorire di importanti industrie (tipografie, drapperie brabantine, raffinerie di zucchero, vetrerie, fabbriche di sapone). Ma lo splendore della città accrebbe le ostilità e le invidie: A. fu saccheggiata dagli Spagnoli nel 1576, conquistata dai Paesi Bassi dopo l'assedio di Alessandro Farnese (1584-1585), per passare definitivamente alla Spagna nel 1585. La dominazione spagnola segnò l'inizio della decadenza economica; il suo ruolo in Europa fu assunto da Amsterdam. La pace di Westfalia (1648), sancendo la chiusura della Schelda alla navigazione, provocò il declino di A. come porto commerciale. Con l'occupazione francese del Belgio nel 1795 il fiume venne riaperto al traffico e la città prese gradualmente a rifiorire. Passata nel 1815 ai Paesi Bassi, nel 1832 A. fu annessa definitivamente al Belgio, divenuto Stato indipendente. Venne boicottata dagli Olandesi fino al 1863, quando una convenzione internazionale stabilì la libertà di navigazione sulla Schelda. Fu occupata dai Tedeschi nel 1914 e dal 1940 al 1944. • Arte - Il centro storico medioevale, caratterizzato da strade strette e tortuose che si articolano intorno alla Grande Place du Meir, è costituito in gran parte da palazzi del '500. Tra i monumenti principali ricordiamo la cattedrale gotica in stile brabantino di Notre-Dame (1352-1619), con la torre campanaria opera di R. Keldermans e D. de Wagemakere (1526-1536). Il grande interno a sette navate contiene, tra l'altro, tre famosi dipinti di Rubens (l'Erezione della Croce, la Deposizione e l'Assunzione), il pulpito di Vervoort (1713) e il monumento al vescovo di Capello di A. Quellin il Giovane. La chiesa di San Giacomo, anch'essa gotica, opera di H. de Wagemakere, conserva al suo interno la tomba di Rubens, alcuni dipinti di Van Dyck e una pala di A. Quellin il Giovane. Tra gli altri monumenti della città la chiesa di San Paolo, in stile gotico. il municipio, opera di C. de Vriendt, le sedi delle antiche corporazioni, la casa di Rubens, la chiesa barocca di Sant'Agostino, la Borsa, il palazzo Reale. Tra i musei, il più importante è il Museo reale di Belle Arti, in cui si conservano importanti opere di Van Dyck, van Eyck, Jordaens, Fouquet. Esso ospita anche opere di artisti italiani (Simone Martini, Antonello da Messina). Ricordiamo poi il Museo Mayer van der Bergh (miniature, dipinti di Brueghel); lo Steen, museo della marina, che ha sede nell'antico castello, ricostruito da R. Keldermans e D. de Wagemakere; il museo d'arte industriale, situato nell'antica macelleria, opera di H. de Wagemakere; la casa Plantin-Moretus, dove sono raccolte le opere e gli attrezzi del celebre tipografo e incisore Plantin (XVI sec.). ║ Provincia di A. (2.867 kmq; 1.635.640 ab.): si estende al confine con i Paesi Bassi. Interamente pianeggiante, ricca di fiumi (Grande Néthe, Schelda) e canali, è coltivata intensamente a cereali, ortaggi e frutta. È sede di industrie tessili, alimentari, meccaniche, della carta, cantieri navali, raffinerie di rame, piombo e argento.
Anversa, Grote Markt: la statua di Silvius Brado

La facciata del Municipio rinascimentale ad Anversa

Il centro storico di Anversa visto dalla Schelda

Anversa: il campanile della cattedrale dedicata a Nostra Signora