Tragedia di Jean Anouilh, scritta durate l'occupazione
nazista della Francia e rappresentata nel 1944. Ispirata alla tragedia di
Sofocle, la contrapposizione fra Creonte e Antigone finisce per rappresentare il
conflitto tra la logica brutale del potere e la difesa e affermazione della
libertà dell'individuo. Antigone, che non esita a rinunciare alla vita
quando essa diviene alternativa alla fedeltà ai suoi ideali e contrasta
le sue aspirazioni, diviene un'eroina esistenziale, simbolo dei principi di
umanità da difendere contro la logica dello Stato.