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Antìgene.

In immunologia, qualsiasi sostanza che, introdotta nell'organismo per via parenterale, produce una particolare sostanza detta anticorpo, in grado di legarsi all'a. induttore per disattivarlo o distruggerlo. Gli a. possono essere di tipo diverso: batteri, sieri, proteine, polisaccaridi, lipidi complessi, glicoprotidi, glicolipidi. Si dividono in due categorie: a. completi o immunogeni, caratterizzati da immunogenicità (cioè la capacità di formare anticorpi) e antigenicità (cioè la proprietà di reagire selettivamente con alcuni anticorpi e non con altri) e a. incompleti o apteni, nei quali manca la immunogenicità, mentre è presente l'antigenicità. La conoscenza degli a. è molto importante sia nel campo della diagnosi di alcune malattie, sia per quanto concerne la profilassi, che si attua mediante vaccini preventivi. ║ A. Australia: così chiamato perché individuato la prima volta in un aborigeno australiano, è considerato l'agente eziologico dell'epatite virale di tipo B.