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Antàrtide.

Continente (13.101.154 kmq; con l'ice-shelf e le isole 14.107.637 kmq) che si estende nell'emisfero australe occupando la calotta compresa lungo il circolo polare antartico intorno al Polo Sud. Con la penisola della terra di Graham si estende verso l'America meridionale da cui è separata dallo stretto di Drake. Al continente appartengono inoltre una serie di isole: le Orcadi, le Shetland Australi, la Georgia Australe, che sono al di fuori del circolo polare. La popolazione è costituita dal personale delle stazioni scientifiche permanenti: circa 5.000 persone in estate e 1.000 in inverno.

GEOGRAFIA

L'A. ha una forma quasi circolare ed è lambita dalle estreme propaggini meridionali dell'Oceano Atlantico, Pacifico e Indiano. Tali propaggini costituiscono una massa oceanica unica e continua, che viene detta Mare od Oceano Antartico. All'interno di questo oceano si possono distinguere diversi mari costieri, fra cui i Mari di Weddell, Amudsen, Ross, Bellingshausen, Urville, Davis. Il Mare di Weddell crea una insenatura fra la penisola antartica e la Terra di Coarts; sul lato opposto il Mare di Ross penetra in profondità fra la Terra di Vittoria e quella di Marie Byrde. Si può, unendo i due mari, stabilire una linea immaginaria che suddivide la regione in una zona orientale e una occidentale. L'A. orientale presenta massicci altipiani al cui margine sorgono i vulcani di Erebus, ancora attivo, e Terror, spento. Segue la depressione antartica tra il Mare di Ross e quello di Weddell. L'A. occidentale presenta una serie di corrugamenti. L'A. ha coste accidentate, di notevole altezza: il monte Vinson tocca i 5.140 m e il monte Kilkpatrick raggiunge i 4.578 m. Il continente è coperto per il 98% da una calotta di ghiaccio spesso fino a 4.000 m che scivola verso il mare formando dei tavolati molto estesi che diventano come delle prosecuzioni del continente entro l'oceano (ice-shelf). Il maggiore è il tavolato che si protende nel Mare di Ross con una superficie di 8.000 km e alto dai 2 agli 80 m. Dai tavolati si staccano gli iceberg, che vanno alla deriva verso i mari boreali. ║ Clima: la temperatura varia dagli 0 °C in estate (gennaio) sulla costa fino a sfiorare i -90 °C in inverno a 3.000 m di quota nell'interno. La disparità di pressioni (bassa nelle zone costiere, alta nella parte interna) provoca la presenza di venti molto forti, capaci di raggiungere i 360 km/h e di provocare il blizzard, turbini di neve. ║ Flora e fauna: la flora, presente solo sulle zone costiere e sulle isole, si limita a forme di muschi e licheni. Può sopravvivere tra i ghiacci anche un'alga unicellulare. Le isole subantartiche sono invece ricoperte di tundra polare. I mari sono estremamente ricchi di fauna: l'abbondanza di plancton costituisce una riserva di cibo per molti animali sia invertebrati (attinie, echinodermi, crostacei e molluschi) sia di vertebrati: cetacei, balene, balenottere, capodogli. Sono presenti mammiferi (balene, elefanti di mare, leopardi di mare, foche di Weddel, otarie dalla criniera) e uccelli (gabbiani e pinguini).
Cartina dell'Antartide


ZONE DI INFLUENZA

L'A. è distinta in quattro zone di influenza: quadrante Americano o di Weddel da 0° a 90° longitudine Est; Pacifico o di Ross da 90° a 180° longitudine Est; Australiano o Victoria da 180° a 90° longitudine Ovest; Africano o di Enderby da 90° a 0° longitudine Ovest. L'A. è stata divisa, in un primo momento, tra le varie potenze che parteciparono alle esplorazioni per scoprire il continente. Gran Bretagna, Norvegia, Australia e Nuova Zelanda e Francia si spartirono, nel 1934, la fascia antartica di territorio che arrivava fino al 60° parallelo. Nel 1938 si aggiunsero gli Stati Uniti, nel 1940 il Cile e l'Argentina, nel 1948 l'Unione Sudafricana. Dal 1959 l'A. è sotto la giurisdizione di un trattato internazionale siglato da Argentina, Australia, Belgio, Cile, Francia, Giappone, Nuova Zelanda, Gran Bretagna, Repubblica Sudafricana, Stati Uniti, Unione Sovietica. Vi aderirono in seguito Polonia, Cecoslovacchia, Danimarca e Paesi Bassi. Il trattato stabilì che l'A. dovesse essere smilitarizzata e utilizzata solo a scopi pacifici. L'A. è stata quindi spartita secondo zone di influenza: la Gran Bretagna ha sovranità sul settore che va dagli 80° ai 20° longitudine Ovest (Shetland Australi, Orcadi Australi, penisola antartica, Sandwich Australi, amministrativamente legate alle Falkland, e Georgia del Sud); la Norvegia ha dominio sul territorio che va dai 20° longitudine Ovest ai 45° longitudine Est, cioè sulla Terra della Regina Maud (le appartengono inoltre le isole di Pietro I e di Bouvet); l'Australia su quello che va dai 45° longitudine Est ai 136° longitudine Est e su quello dai 142° longitudine Est ai 160° longitudine Est (le isole Heard, McDonald e Macquarie); la Francia su quello che va dai 136° longitudine Est ai 142° longitudine Est (isole San Paolo e Amsterdam, gli arcipelaghi delle Kerguelen e di Crozet, e la Terra di Adelia); la Nuova Zelanda su quello che va dai 160° longitudine Est ai 150° longitudine Ovest territorio che comprende le zone circostanti il mare di Ross. Il territorio della Repubblica Sudafricana è costituito dalle isole Marion e Principe Edoardo. Gli Stati Uniti posseggono la zona compresa tra le isole Falkland e di Ross, quindi tra 150° e 80° longitudine Ovest. La zona dai 160° agli 80° longitudine Ovest non è stata assegnata a nessuno. Il continente è abitato solo temporaneamente dal personale delle singole stazioni scientifiche. Fra queste, la più attrezzata risulta McMurdo.

STORIA

L'esistenza dell'A. fu ipotizzata già a partire dal XVI sec., quando alcuni navigatori diretti verso il capo Horn, spinti da forti venti verso Sud avvistarono iceberg e gabbiani, immaginando l'esistenza di terre emerse. Durante il Settecento una serie di spedizioni portò alcuni esploratori ad avventurarsi sempre più verso Sud scoprendo man mano terre nuove; nel 1739 B.C. Bouvet de Lozier scoprì l'isola che chiamò appunto Bouvet a 54°10' latitudine Sud. Nel 1772 Y.J. Kerguelen-Trémarc scoprì un arcipelago che battezzò con il suo nome. Nel 1772 Cook, alla ricerca dell'isola di Bouvet, fu il primo a superare i 60° latitudine Sud; nel 1773 superò il circolo polare artico giungendo fino a 67° latitudine e sempre nello stesso anno giunse fino a 71° latitudine; nel 1775 giunse nella terra della Georgia australe dove sbarcò. Risale al 7 febbraio 1821 il primo sbarco sul continente antartico, effettuato dallo statunitense John Davis, che arrivò a toccare l'odierna baia di Hughes insieme ad alcuni compagni. Tra il 1819 e il 1821 il navigatore russo Fabian von Bellinghausen si spinse oltre il circolo avvistando le prime isole a Sud di questo (l'isola di Pietro I e una terra da lui chiamata Terra Alessandro I, che successivamente si scoprì essere un'isola). Fra il 1838 e il 1840 il francese Dumont d'Urville scoprì la Terra Adelia. Tra il 1839 e il 1842 l'inglese James Clark Ross scoprì la Grande Barriera di Ross, il Mare di Ross, l'isola di Ross e la Terra Vittoria. Nei successivi 50 anni non furono intraprese altre spedizioni mentre, a partire dal 1890, riesplose l'interesse per il continente, sia di tipo scientifico che a scopo di lucro, dovuto agli enormi guadagni legati alla caccia alle balene. Il belga A. de Gerlache, insieme a Roald Amudsen, scoprì nel 1897 lo stretto di Gerlache. C.A. Larsen nel 1894 arrivò alla penisola di Palmer e il norvegese C.E. Borchgrevink nel 1899 per la prima volta svernò nell'A., a capo Adare. Tra il 1901 e il 1903 lo svedese O.N. Nordenskj"ld esplorò tratti della costa; seguirono le spedizioni del tedesco E. von Drygalski, del francese J.B. Charcot (tra il 1903 e il 1908), del giapponese Choku Shirase (1911), del tedesco W. Filchner (1912). L'interesse degli esploratori si orientò nel frattempo verso il Polo Sud: tra il 1901 e il 1904 tentò di raggiungerlo l'inglese R. Falcon Scott e tra il 1907 e il 1909 E.H. Shackleton; entrambi arrivarono a circa 150 km dalla meta. Solo il 14 dicembre 1911 Roald Amudsen riuscì a raggiungere il Polo e, un mese più tardi, venne affiancato da R. Falcon Scott. L'australiano D. Mawson scoprì ed esplorò la Costa di Giorgio V e della Regina Mary. Tra il 1914 e il 1916 Shakleton attraversò l'intero continente, passando dal Mare di Ross a quello di Weddell. Shakleton morì nel 1922 durante una spedizione nella Georgia del Sud: con la sua morte si chiuse il periodo delle esplorazioni attuate esclusivamente con tecniche semplici, mentre ebbe inizio il periodo delle esplorazioni scientifiche appoggiate da strumenti e apparecchiature aeree. Nel 1928-29 la penisola antartica venne esplorata a volo dall'australiano H. Wilkins, il quale riuscì a distinguere i contorni della terra di Graham. Nel 1929 l'americano E. Byrd sorvolò il Polo Sud e scoprì la Terra di Marie Byrd. Tra il 1934 e il 1937 venne effettuata una spedizione da parte dell'inglese J. Rymill, il quale scoprì che la Terra di Graham era una penisola. Lo statunitense L. Ellsworth guidò quattro spedizioni aeree tra il 1933 e il 1939, arrivando a scoprire un grande altopiano, chiamato da lui Altopiano Americano; inoltre riuscì ad attraversare per primo in aereo tutto il continente, nel 1935, definendo così la connessione tra la fascia occidentale e quella orientale dell'A. Nel 1946 Byrd guidò una colossale spedizione, alla quale parteciparono 4.000 uomini, aeroplani, 13 navi tra cui due rompighiaccio, una portaerei e un sommergibile. Il Polo Sud venne raggiunto da due spedizioni congiunte che, guidate rispettivamente dall'inglese Fuchs e dal neozelandese Hillary, partirono dalle stazioni di Shackleton e di Scott. La meta fu raggiunta da Hillary il 3 gennaio 1958 e da Fuchs il 20 gennaio 1958. Nei decenni successivi numerose furono le nazioni che inviarono spedizioni in A. e installarono proprie stazioni di ricerca. Nel 1988 e nel 1991, con le convenzioni di Wellington e di Madrid venne redatto un documento che prevedeva una regolamentazione dello sfruttamento delle risorse dell'A. L'A. venne inoltre dichiarata "riserva naturale mondiale e patrimonio dell'umanità consacrata alla pace alla sicurezza".
Antartide: piccoli blocchi di ghiaccio nella Baia Paradiso

Antartide: rilievi montuosi sull'Elephant Island, nelle Shetland Australi

Pinguini sulle coste antartiche

La nave Explorer in navigazione presso le coste antartiche