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Antropometrìa.

Insieme di tecniche atte alla misurazione e alla classificazione statistica di caratteri, soprattutto morfologici, dell'uomo e delle razze umane. Fondata come scienza autonoma dal belga A. Quételet (Antropometria, 1871), rappresenta oggi un sussidio metodologico indispensabile all'antropologia biologica, cui fornisce dati per l'elaborazione e la verifica delle formulazioni teoriche. Quételet sottopose le ricerche statistiche a un'analisi in funzione di vari parametri, per ricavarne dati sulla probabilità di sopravvivenza, sulle tendenze alla criminalità, sull'efficienza, sulla frequenza delle psicopatie e del suicidio (L'uomo e lo sviluppo delle sue facoltà, 1836). Successivamente l'a. si articolò in varie specializzazioni e tecniche. I rami principali sono quelli che si occupano dello studio dei caratteri somatici, dello scheletro (osteometria) e della conformazione del cranio (craniometria). Analisi particolari riguardano inoltre caratteristiche somatiche e fisiologiche precise, come la carnagione, la conformazione e il colore di occhi e capelli, le caratteristiche sessuali primarie e secondarie, i gruppi sanguigni, ecc. A partire dagli ultimi decenni dell'Ottocento, questa branca di studio conobbe applicazioni in vari campi: si ricorda in particolare l'a. criminale di C. Lombroso che affermò la natura genetica della delinquenza, causata da uno stato di inferiorità organica. Sulla stessa scia si collocò più tardi W.H. Sheldon, secondo cui il delinquente presenta caratteristiche somatiche precise e un quoziente intellettivo inferiore alla media. Nell'ambito della ricerca psichiatrica, rilevante fu il contributo di E. Kretschmer, che distinse tre tipologie somatiche: picnica, atletica, leptosomica. Nell'ambito della ricerca antropometrica si colloca anche la scuola costituzionalistica italiana con Di Giovanni, Villa, Pende, Barbara, ecc. Le ricerche di Nicola Pende tentarono di dimostrare che il diverso funzionamento delle ghiandole endocrine determina la costituzione di caratteri somatici individuali. Per la determinazione quantitativa dei vari tipi antropologici vennero formulate le cosiddette "misure-indice", tra cui: l'indice di Pignet (statura-circonferenza toracica-peso); l'indice di Rees-Eysenck (basato sul rapporto tra statura e ampiezza toracica).