Periodico letterario fondato nel 1821 a Firenze da G.P.
Vieusseux. Ebbe tra i suoi collaboratori molti dei principali scrittori
dell'epoca: Cattaneo, Tommaseo, Leopardi, Colletta, Botta, Mazzini,
Lambruschini. Divenne l'organo del gruppo dei liberali moderati toscani. Si
prefisse di diffondere la conoscenza delle letterature straniere; trattò
temi d'arte e di letteratura, di pedagogia, di economia. I suoi compilatori
credevano possibile, attraverso un rinnovamento culturale, realizzare anche
quello politico. Tale posizione insospettì la censura del Governo
toscano. Il periodico fu così soppresso nel 1833. Rinato come "Nuova
A." è stato tra la fine dell'800 e gli inizi del 900 il massimo
periodico letterario italiano.