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Antidühring.

Titolo correntemente adottato per l'edizione in varie lingue dell'opera di Friederich Engels, Herrn Eugen Dührings Umwälzung der Wissenschaft: Philosophie, Politische, Oekonomie, Sozialismus (Il rovesciamento della scienza del signor Eugenio Dühring: filosofia, politica, economia, socialismo). L'opera, pubblicata nel 1878 (la terza edizione, definitiva, contenente delle aggiunte, apparve nel 1894), è stata tradotta integralmente in lingua italiana nel 1950. Secondo quanto precisa lo stesso Engels nella prefazione, l'occasione per stendere l'opera gli venne dalle sollecitazioni dei socialisti tedeschi che ritenevano opportuno rispondere con una voce autorevole agli attacchi contro il Marxismo da parte di Eugenio Dühring. Il nucleo del libro è costituito da una serie di articoli pubblicati dall'inizio del 1877 al giugno 1878 sul "Vorwärts" di Lipsia. In essi, prendendo lo spunto dagli scritti dühringhiani e mettendo in luce la povertà delle formulazioni di Dühring, sostenitore di una nuova teoria socialista, Engels tratta ampiamente, toccando campi diversi, il proprio pensiero sulla base della dottrina marxista. Nella polemica contro il sistema socialisteggiante di Dühring, Engels sviluppa con particolare ampiezza il concetto di dialettica, nella sua triplice definizione di compenetrazione degli opposti, conversione della quantità in qualità e negazione della negazione, pervenendo a una compiuta e relativamente autonoma esposizione del materialismo dialettico, da cui i marxisti sovietici avrebbero poi tratto il materiale per costruire il loro sistema dialettico. Dopo aver rilevato che, in contrasto con la rappresentazione dominante, tanto nei Francesi del XVIII sec. quanto in Hegel, la natura è un tutto che rimane sempre eguale a se stesso, Engels rileva che il materialismo moderno riassume i progressi delle scienze naturali, secondo cui la natura ha anch'essa la sua storia, dato che anch'essa si svolge nel tempo, così che i corpi celesti nascono e muoiono nello stesso modo in cui nascono e muoiono le specie degli organismi che le abitano. Engels si occupa inoltre dell'assenza e dello sviluppo della religione, svolgendo una critica che si allontana dalle origini marxiste situate nell'antropologia umanistica di Feuerbach, per assumere elementi del Positivismo. Agli inizi della storia si trovano anzitutto le potenze della natura. Ma presto, accanto a quelle naturali, entrano in azione anche forze sociali che si elevano di fronte agli uomini e li dominano con la stessa necessità naturale. Successivamente si perviene a un grado di sviluppo in cui tutti gli attributi naturali e sociali delle varie divinità vengono trasferiti a un solo Dio onnipotente, che è un riflesso dell'uomo astratto. Sorge così il monoteismo, quale ultimo prodotto della tarda filosofia volgare greca, trovando la sua incarnazione in Jahvè, il dio nazionale degli Ebrei. Poiché nella società borghese attuale gli uomini sono dominati, come da forza estranea, dai rapporti economici da loro stessi creati e dai mezzi di produzione da loro stessi prodotti, continua a sussistere la base reale dell'azione riflessa della religione e, con essa lo stesso riflesso religioso.