Farmaco, chiamato anche
ganglioplegico, che ha la
proprietà di reprimere gli stimoli del sistema nervoso parasimpatico (o
vago), bloccando l'azione dell'acetilcolina (V.),
la quale trasmette l'impulso nervoso attraverso le fibre e le cellule. L'azione
degli
a. si esercita principalmente sull'apparato gastro-enterico e sul
sistema nervoso periferico. Gli
a. vengono utilizzati in affezioni
gastro-intestinali (ulcera gastroduodenale, spasmi del piloro, forme di diarrea
e di stipsi, coliche uretrali e biliari, vomito post-operatorio, iperemesi
gravidica), in alcune turbe psichiatriche, nelle preanestesie chirurgiche e nel
morbo di Parkinson. Tra i più frequenti effetti collaterali si segnalano
secchezza delle fauci, disturbi visivi, tachicardia, ritenzione urinaria,
cefalea, senso di stordimento.