Sostanza in grado di impedire o rallentare il processo di
coagulazione del sangue. A seconda che la loro azione si svolga direttamente o
indirettamente sul sangue, gli
a. si possono classificare in due gruppi:
un primo gruppo (eparina, eparinoidi) ostacola l'azione della protrombina,
mentre un altro gruppo ne impedisce la sintesi epatica.
• Encicl. - Il primo
a. a essere
scoperto, nel 1916, fu l'
eparina (V.),
isolata allo stato puro in Canada nel 1933 e prodotta su scala industriale a
partire dal 1940. Furono poi scoperte altre sostanze
a. che vennero
raggruppate sotto il nome di
eparinoidi. Alcuni eparinoidi sono sostanze
naturali, come l'amido, la cellulosa e la chitina, altri sono preparati
sinteticamente, come il polivinil-alcool; appartengono al tipo degli eparinoidi
il
tromexan e l'
eparinocid. In seguito venne sintetizzata un'altra
sostanza
a., il
dicumarolo: affiancato all'eparina, fornì
alla medicina una potente arma applicabile nei disturbi caratterizzati da
ostruzione arteriosa o venosa provocata da coaguli. Oggi gli
a. si usano
con successo in tutti i casi di trombosi e di embolia, nelle tromboflebiti, nel
morbo di Bürger, nelle trombosi delle coronarie e dei vasi della retina,
nell'infarto del miocardio, nell'angina pectoris. Gli
a. non svolgono
soltanto azione curativa; sono applicabili anche come cura preventiva. È
il caso, per esempio, della prevenzione e della cura delle complicazioni
emboliche dopo intervento chirurgico.